Ex giocatore del Forlì malato di Sla aggredito da un genitore in una partita di calcio Under 17

Stefano Turchi, il 54enne malato di Sla dal 2007 aggredito con calci e pugni da un genitore della squadra avversaria al termine della partita del campionato allievi under 17 fra il Brusaporto e Uesse Sarnico, è stato in carriera anche un giocatore del Forlì, nella sua unica esperienza in Romagna come calciatore. Campionato 1995-1996, con i Galletti in serie C, Stefano Turchi arrivato dal Chieti fece l’esordio nella trasferta di Ponsacco realizzando la rete che valse il pareggio e giocò anche 62 minuti nella celebre partita di Coppa Italia al Manuzzi di Cesena contro il Milan allenato da Fabio Capello prima di lasciare il posto a Belletti. In totale nel campionato Stefano Turchi collezionò 20 presenze ma il gol di Ponsacco resta l’unico della sua esperienza forlivese visto che a luglio tornò al Chieti. Costretto in carrozzina dal progredire della malattia, in seguito al grave episodio di aggressione Stefano Turchi, dirigente del settore giovanile del Brusaporto, ha riportato un trauma cranico rilevato dalla Tac effettuata all’ospedale di Seriate. «Sono distrutto moralmente e spaventato al pensiero che una persona come che ama il calcio e si trova nella condizione di non potersi difendere può diventare vittima di una tragedia. Per questo sto pensando di abbandonare tutto nonostante la mia vita sia stata dedicata al calcio» ha detto l’ex giocatore del Forlì.