Coppa Italia C, il Rimini fatica ma avanza al 2° turno


RIMINI (4-3-3): Colombi 6.5; Longobardi 6.5 (44’ st Cinquegrano n.g.), Bellodi 6, Lepri 6.5, Semeraro 6.5; Garetto 6, Langella 6, Malagrida 6; Dobrev 6 (1’ st Chiarella 6), Parigi 6 (22’ st Ubaldi 6), Cioffi 6 (32’ st Fiorini 6). A disp.: Vitali, Sammarini, Falbo, Accursi, De Vitis. All.: Buscè.
ARZIGNANO (3-4-2-1): Boseggia 6.5; De Zen 6, Milillo 6, Boffelli 6; Lakti 6, Bordo 5.5, Antoniazzi 6 (32’ st Barba), Cariolato 6 (32’ st Rossi); Centis 6 (22’ st Meneghetti 6), Stefanoni 6 (11’ st Lunghi 6); Menabò 6 (22’ st Nepi 6). A disp.: Manfrin, Rossi, Benedetti, Mauthe, Barba, Boccia, Campesan, Galiotto, Mattioli. All.: Bruno.
ARBITRO: Dini di Città di Castello 6.5.
RETI: 34’ st Langella.
AMMONITI: Dobrev, Malagrida, Cioffi, Bordo.
NOTE: angoli 8-1 per il Rimini, spettatori 1270.
Il Rimini avanza in Coppa Italia, soffrendo, sbuffando, anche ansimando, ma batte con merito un coriaceo Arzignano Valchiampo. Rispetto al precedente match casalingo contro la Sambenedettese Buscè lancia dall’inizio Parigi al posto di Ubaldi come punta centrale e Cioffi al posto di Chiarella, mentre Lepri rileva al centro della difesa Gorelli squalificato.
Rimini pericoloso al 7’, si mette in proprio Dobrev che sulla destra salta in velocità De Zen, subendo fallo al limite dell’area. Lo stesso attaccante bulgaro si incarica della punizione deviata a fatica oltre la traversa da Boseggia. All’11’ i biancorossi con la maglia a scacchi, ma con i numeri sulle maglie scritti con la Bic e quindi irriconoscibili, vanno ad un passo dal vantaggio. Cross da destra con il goniometro di Longobardi, una prima conclusione di Malagrida impegna Boseggia in una parata non comoda, Parigi tenta il tap-in da distanza ravvicinata, ancora Boseggia si supera per evitare il gol. La squadra di casa è piuttosto efficace quando si distende nella fase offensiva, soprattutto sulla fascia destra sull’asse Longobardi-Dobrev diventa sempre molto pericolosa. Note un po’ meno liete per quanto riguarda la fase difensiva dove si paga la lentezza dei centrali, ma la sensazione è che sia solo una fase di rodaggio e scarsa condizione.
Comunque è un Rimini che quando attacca fa male: al 21’ una staffilata dai 25 metri di Cioffi costringe Boseggia alla deviazione in angolo, dalla bandierina mette al centro lo stesso Cioffi, il colpo di testa di Longobardi colpisce il palo esterno. L’Arzignano risponde con buona personalità, la squadra veneta non disdegna le puntate in avanti, al 35’ una staffilata di Bordo sibila alla sinistra di Colombi.
La ripresa parte sulla falsariga del primo tempo, con la novità dell’ingresso di Chiarella al posto di Dobrev. Dopo i primi minuti il Rimini accentua la pressione sfruttando sempre la corsia di sinistra. Il Rimini fa la voce grossa al 53’ con una punizione di Parigi, ma soprattutto al 68’ con Semeraro servito da Cioffi che costringe Boseggia ad alzare alto di un soffio, seppure da posizione defilata. E’ un Rimini che spinge, però non passa, anche perché la velocità delle gambe non segue spesso quella delle intenzioni. Al 75’ Arzignano vicino al blitz con un colpo di testa di Cariolato alto di un soffio. E finalmente il Rimini passa al 79’. Sulla destra la mette in mezzo Longobardi, colpo di testa sul filo del fuorigioco di Langella che in diagonale infila Boseggia. Il centrocampista biancorosso festeggia il fresco rinnovo del contratto sotto la Curva Est. Il Rimini affronterà nel secondo turno la vincente del confronto tra Lumezzane e Union Clodiense (in programma oggi alle 18).