Cesena in B: var, calendario asimettrico, è in arrivo un nuovo mondo

Un nuovo mondo. E di conseguenza anche nuove abitudini. In attesa di scegliere l’allenatore e di scoprire il nome delle 19 avversarie (all’elenco si è aggiunto il Bari, che giovedì ha mandato in C la Ternana), il Cesena può cominciare a studiare ciò che di diverso troverà da agosto al piano superiore. La tanto attesa e agognata Serie B, conquistata al termine di una stagione indimenticabile, presenta novità e non solo dal punto di vista tecnico, con il livello delle partite e degli avversari destinato ad alzarsi. Il Cavalluccio è atteso da un campionato molto più complesso, ma anche da qualcosa che fino al 2018 (ultimo anno della Romagna bianconera in B prima del fallimento) non esisteva.

Tecnologia

La più grande novità riguarda la presenza del Var. Il Cesena lo ha “assaggiato” un anno fa, nelle due semifinali play-off contro il Lecco. Furono le prime due gare con l’utilizzo della tecnologia nella storia del club bianconero e proprio al debutto, all’andata al Rigamonti-Ceppi, il gol del vantaggio di Mercadante venne realizzato su calcio di rigore assegnato dall’arbitro Scatena dopo la cosiddetta “on field review” suggerita dal Var Pairetto al monitor. La B ha introdotto l’utilizzo della tecnologia in tutte le gare di campionato, di play-off e di play-out a partire dalla stagione 2021-2022. Quest’anno il Cesena ha avuto a che fare con il Var nel secondo turno di Coppa Italia, in occasione del derby perso al Dall’Ara contro il Bologna (al Var lo specialista Mazzoleni), ma dall’anno prossimo sarà un’altra storia e in campo servirà molta attenzione perché cambierà completamente lo scenario. In questo senso, la presenza nello staff di un ex arbitro come Fiorenzo Treossi potrà essere un utile supporto durante l’estate soprattutto per quei calciatori che non hanno mai giocato un campionato con il Var. Di sicuro, l’anno prossimo, prima di esaltarsi per un gol realizzato o di deprimersi per una rete incassata, bisognerà sempre osservare con attenzione l’arbitro.

Calendario

Se la tecnologia rappresenta la più grande novità, dal punto di vista dell’organizzazione e della distribuzione delle partite cambieranno diverse cose. La novità assoluta per il Cesena è rappresentata dal cosiddetto calendario asimmetrico, con il cammino del girone di ritorno che sarà diverso rispetto a quello del girone d’andata. Questa “moda”, ereditata dalla Serie A, è stata introdotta per la prima volta quest’anno e sarà confermata anche nella prossima stagione dalla Lega Serie B. A proposito di calendario, in B non esiste più il tremendo e spesso indigeribile “spezzatino” della C. Dalla prossima stagione si tornerà a giocare prevalentemente al sabato pomeriggio: in una giornata normale sono previste 8 gare nel giorno pre-festivo (che a volte scendono a 6), un anticipo serale al venerdì e un posticipo pomeridiano la domenica (che a volte diventano 3). Da capire se verranno confermati gli orari scelti anche quest’anno (venerdì ore 20.45, sabato metà delle gare alle ore 14 e metà alle ore 16.15, domenica ore 16.15), che comunque non hanno nulla a che vedere con la varietà delle ultime stagioni in Serie C, quando il Cesena è sceso in campo tutti i giorni e in tutti gli orari possibili. Appena 4 i turni infrasettimanali: due pomeridiani (26 dicembre e 1° maggio) e due serali.

Pause e televisione

Un’altra novità è rappresentata dalle soste. Detto che il campionato non si fermerà prima di Natale (l’ultima giornata del 2024 si giocherà per Santo Stefano), tornano di moda le soste per le nazionali. In C non erano previste ed era possibile chiedere il rinvio (ma solo in caso di almeno tre convocazioni), mentre la B si comporterà esattamente come la A, con le consuete quattro soste spalmate lungo la stagione: una a settembre, una a ottobre, una a novembre e una marzo. Infine, l’altra novità è rappresentata dalla copertura televisiva. Dopo Eleven Sport (dal 2019 al 2023) e Sky Sport (quest’anno), al momento nessuno si è assicurato i diritti per trasmettere le partite della prossima Serie B. E da questa assegnazione dipenderà poi la divisione della torta relativa ai diritti televisivi, un’altra fonte di entrata ben diversa rispetto alle briciole della C.

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