Sulla strada del Cesena c’è il ritorno di Bortolussi

Tra i tanti volti conosciuti che domenica sera torneranno al Manuzzi ce n’è soprattutto uno che non passerà inosservato. È il viso tranquillo e sempre pulito di Mattia Bortolussi, che entrerà per la prima volta da ex in uno stadio dove ha respirato l’aria di casa per due stagioni. Resta solo da capire se l’attaccante del Padova rientrerà all’Orogel Stadium con addosso la maglia biancoscudata o in borghese: Bortolussi, che entro la fine del mese potrebbe anche lasciare Padova (lo vuole la Triestina), lamenta un piccolo problema al polpaccio e ad oggi è in dubbio, ma proverà in tutti i modi a esserci. L’incrocio di Coppa Italia con il Cavalluccio non è una partita banale per lui. Dal ritorno nei professionisti di cinque anni fa all’arrivo della nuova proprietà americana, che nell’ultimo biennio ha alzato drasticamente il tiro, il centravanti marchigiano è stato il miglior attaccante del Cesena Fc. Non solo: è stato anche il miglior marcatore del nuovo corso, prima dell’arrivo di Simone Corazza e dell’esplosione di Cristian Shpendi, gli unici due centravanti che sono riusciti a fare meglio di Bortolussi.

I numeri di «Borto»

Voluto fortemente nell’estate 2020 dall’ex direttore sportivo Moreno Zebi, con il quale aveva già lavorato a Novara e che lo conosceva dai tempi dell’esperienza a Gubbio in Serie D, l’attaccante marchigiano ebbe un impatto clamoroso con il “mondo Cesena”. Nella prima stagione, silenziata dai postumi del Covid e con gli stadi praticamente vuoti, Bortolussi si presentò con questo biglietto da visita: 10 gol nelle prime 12 giornate di campionato, con addirittura tre doppiette realizzate (da buon marchigiano) contro Fano, Vis Pesaro e Matelica, cioè nei tre derby personali del numero 20 bianconero. Poi Bortolussi rallentò, prima di una nuova accelerata nel finale di stagione per un totale di 17 reti (16 in campionato e 1 ai playoff) in 39 partite. Confermato al centro dell’attacco anche l’anno successivo, il centravanti matelicese firmò altri 11 gol (10 in campionato e uno in Coppa Italia di C) con la maglia del Cesena. Anche nel secondo anno in bianconero “Borto” fu una sentenza nel girone di andata, mentre nel ritorno segnò solo un gol prima del digiuno ai playoff contro il Monopoli. E proprio la tremenda gara di ritorno contro i pugliesi fu l’ultima partita di Bortolussi con la maglia del Cesena, perché due estati fa scelse di tornare a Novara. Complessivamente, nel biennio in Romagna, ha segnato 28 gol tra campionato, playoff e Coppa Italia di C disputando complessivamente 80 partite equamente divise (39 nella prima stagione e 41 nella seconda).

Il doppio sorpasso

Nelle ultime due annate, dopo aver salutato Bortolussi, il Cesena si è affidato a due attaccanti altrettanto prolifici e addirittura più bravi dell’attuale centravanti del Padova: uno ha segnato più gol, l’altro ha una media realizzativa migliore di tutti. Al primo posto c’è Simone Corazza che, nell’ultimo biennio alle dipendenze di Toscano, ha realizzato 31 reti così divise: 29 in campionato (18+11), una in Supercoppa di C contro il Mantova nella penultima gara della scorsa stagione e una in Coppa Italia di C contro la Vis Pesaro. Il Joker, che ha disputato 72 gare complessive con la maglia bianconera, è il miglior marcatore nella storia del Cesena Fc. Cristian Shpendi, invece, è l’attaccante che segna di più in rapporto alle presenze e ai minuti giocati. Per ora il gemello è arrivato a quota 23 reti nelle 63 partite complessive (c’è anche il debutto con Viali in quel di Olbia nella stagione 2021-2022) disputate con il Cavalluccio sopra al petto. Il gemello, che nelle suddette gare è rimasto in campo per 53 minuti di media a partita, segna una rete ogni 145 minuti contro i 160 di Corazza, mentre Bortolussi era arrivato a un gol ogni 232 giri di orologio nei 6.493 minuti in cui è sceso in campo con la maglia del Cesena. Onorandola sempre.

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