Quando al raduno del Cesena andarono solo due tifose

Erano in 15 mila sabato pomeriggio al Manuzzi per tifare e applaudire la squadra di Mimmo Toscano che tornava in Serie B. Ma erano solo in due lo scorso 16 luglio, sotto un sole cocente, a salutare la squadra in partenza per Acquapartita. La Dani e la Lela, le due supertifose del Cesena.

Nessuno allo stadio

«Quella mattina - racconta Daniela Angelini, responsabile di un ufficio postale in città - eravamo a fare colazione al bar a Sant’Egidio e avevamo letto che la squadra sarebbe partita per il ritiro, ma del consueto raduno con i tifosi non si sapeva niente. Io in scooter e lei in bicicletta abbiamo deciso di andare allo stadio a vedere. Davanti alla tribuna non c’era nessuno, la Lela voleva andare a casa, ma io testarda sono andata a controllare anche dalla parte dei distinti, dove c’è la Club House, e ho visto il pullman del Cesena. Ho chiamato la Lela che mi ha raggiunto. Abbiamo scambiato qualche chiacchiera con alcuni giocatori in arrivo, mentre Toscano era già sul pullman. Quando è partito li abbiamo salutati con la mano».

Dopo una partenza in sordina, l’arrivo al traguardo è invece stato trionfale. «Non ci immaginavamo neanche noi - prosegue Daniela, che ha iniziato ad andare allo stadio da bambina negli anni ‘60 con il babbo Ellero - di avere una squadra così forte. Sabato al termine della partita ho visto gente piangere. Chi non è tifoso, certe cose fatica a comprenderle. Per noi è stata un’annata straordinaria, che un giorno rimpiangeremo e che oggi ci ripaga per i tanti sacrifici fatti, per la tensione e l’ansia vissute in certi momenti».

Due povere “oche”...

«Prima di andare allo stadio - precisa Emanuela Graffieti che lavora presso la pasticceria Fagioli e segue i bianconeri da più di 40 anni - ho chiamato Michele Napoli, il vice di Toscano, per avere conferma che la squadra fosse in partenza. Arrivate allo stadio, a sorpresa, abbiamo visto che non c’era nessun tifoso. Eravamo solo noi, come due povere “oche”. Non c’era neppure un dirigente del Cesena e siamo rimaste un po’ male. Noi pensavamo che dopo la grande delusione per l’eliminazione ai play-off contro il Lecco, sarebbe stato importante andare a salutarli per caricarli e fare sentire loro la vicinanza della tifoseria. Avevamo come l’impressione che la squadra stesse partendo allo sbando. Alcuni giocatori passando ci hanno salutato, altri nemmeno. Va bene che non siamo più...due ragazzine, però... Invece durante la stagione la squadra ha fatto gruppo e ci ha regalato una grande gioia, anche se col Pescara abbiamo patito fino a tre minuti dalla fine».

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