Petardi e fumogeni alla partita del Cesena: 5 daspo a tifosi quasi tutti cinquantenni

Cesena Calcio
  • 08 maggio 2024

Il Questore di Forlì-Cesena, Claudio Mastromattei, ha emesso 5 daspo nei confronti di altrettanti tifosi resisi “responsabili dell’introduzione e dell’accensione di artifizi pirotecnici” (fumogeni e petardi), all’interno dello stadio di Cesena.

I fatti si riferiscono alle partite Cesena-Lecco (play-off 2022-2023), e Cesena-Torres, Cesena-Olbia e Cesena-Pescara di questa stagione.

Così il dispositivo: “I tifosi colpiti dal divieto di accesso agli stadi, tre del Cesena, un lecchese e un pescarese, eludendo i controlli degli steward, hanno introdotto all’interno della curva alcuni fumogeni e petardi che, durante lo svolgimento delle partite, hanno acceso e lanciato creando situazioni di pericolo per l’incolumità degli spettatori.

In un caso, il 30 marzo in occasione dell’incontro Cesena-Pescara, all’interno dell’area di massima sicurezza dello stadio, dopo aver oltrepassato i tornelli e il primo controllo degli steward nella “Curva Ferrovia”, il personale della locale Squadra Mobile, unitamente a una Squadra del Reparto Mobile di Bologna, ha notato un rigonfiamento in corrispondenza della tasca destra del giubbotto indossato da un tifoso pescarese. Da lì è scattato il controllo e il fermato è stato trovato in possesso di un petardo esplodente e di un fumogeno torcia, altrettanto pericoloso.

Con l’abbonamento di un amico

Il 7 gennaio in occasione dell’incontro Cesena-Olbia, un tifoso cesenate è entrato allo stadio utilizzando l’abbonamento di un amico ma grazie all’esame delle telecamere dell’impianto di videosorveglianza è stato riconosciuto e identificato compiutamente.

I daspati, tutte persone cinquantenni ad eccezione di un ventenne pescarese, sono stati identificati grazie alle indagini svolte dalla Digos e della Polizia Scientifica, avvalendosi delle immagini estrapolate dal sistema di video sorveglianza dell’impianto sportivo.

Dei 5 ultrà colpiti da daspo, 4 non potranno recarsi allo stadio per un anno mentre il quinto, il tifoso lecchese, recidivo, dovrà rimanere lontano dalle partite per cinque anni.

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