Voce del verbo rimontare. All’appello mancava proprio una vittoria conquistata di rincorsa, cioè partendo da una situazione di svantaggio, che allo stadio Alberto Picco si è materializzata dopo la prima curva della partita contro lo Spezia: cross di Aurelio, dormita della difesa e gol di Lapadula.
Fino alla quinta giornata compresa (1-1 casalingo con il Palermo), il Cesena non era mai andato sotto neppure per un minuto. Successivamente, nel giro di appena quattro giorni, sono arrivate le due partite contro il Frosinone e la Reggiana, durante le quali il Cavalluccio si è trovato in svantaggio per 109 minuti complessivi e non è mai riuscito a recuperare.
Al Picco, invece, gli uomini di Mignani hanno recuperato e poi messo addirittura la freccia, operando il sorpasso e strappando la quarta vittoria stagionale nelle prime 8 giornate. Il calcolo è semplice: il Cesena per ora viaggia a una media di 1.71 punti a partita e conquista una vittoria ogni due gare disputate. Alzi la mano chi, pensando soprattutto al calendario, ci avrebbe scommesso ad agosto.
Il peso degli esterni
L’uomo-copertina al Picco è stato inevitabilmente Gianluca Frabotta, che in carriera aveva già segnato due gol consecutivi (contro Lecco e Sampdoria quando indossava la maglia del Cosenza due anni fa), ma non si era mai dilettato con una doppietta tra i professionisti.
Considerando anche rigori e punizioni dirette, il Cesena è salito a quota 6 gol sugli sviluppi o da palla inattiva, praticamente la metà dell’intero bottino stagionale (13 gol). Al contrario i gol incassati in questo fondamentale sono “appena” 4, un numero che non è lievitato sul campo della squadra più temuta e pericolosa da fermo. Se un anno fa le palle inattive erano il cruccio irrisolto dei primi due mesi, oggi la situazione si è capovolta e il saldo è finalmente in attivo.
A proposito di differenze, c’è un altro fattore che sta pesando tantissimo nel secondo campionato di Mignani: il peso degli esterni. Nella scorsa stagione i quarti/quinti di centrocampo realizzarono solo 3 gol in quattro: 2 Adamo, uno Donnarumma e zero Ceesay e Celia.
Oggi, dopo appena 8 giornate, i gol degli esterni sono addirittura 5 grazie a Ciervo (3) e appunto Frabotta (2). L’ex juventino, considerando le new-entry che hanno disputato almeno la metà delle partite dal primo minuto, era anche l’unico nuovo acquisto che non aveva segnato. Se i gol degli attaccanti spesso latitano, al momento hanno già segnato praticamente tutti i volti nuovi arrivati in estate e rovesciati in campo da Mignani.
Numero 1
Per la prima volta in questa stagione, sabato sera al Picco, il Cesena è stato anche più forte delle assenze (cinque forfait in un colpo solo rappresentano il record negativo stagionale) e di un metro arbitrale da mal di testa: l’arbitro Calzavara ha punito anche i sospiri di Ciofi e compagni, ammonendo ben quattro bianconeri, mentre è stato decisamente troppo indulgente con gli spezzini, che non hanno ricevuto neppure un giallo per gioco scorretto.
Il Cesena è stato bravo a non scomporsi e a non cadere nella trappola di un anno fa, sorretto anche dalla forza e dalle parate del miglior portiere della Serie B.
Escludendo il gol di Lapadula, lo Spezia non ha mai concluso dall’interno dell’area di rigore, ma solo da fuori e sempre con lo stesso uomo: Salvatore Esposito. Ma il faro dei liguri ha sempre sbattuto contro i guanti di Klinsmann, che ha effettuato tre parate decisive nel secondo tempo blindando il risultato. Solo a Frosinone era stato costretto a parare di più, ma allo Stirpe non bastò. Al Picco, invece, le mani sulla vittoria alla fine le ha messe proprio il portiere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA