Nessuno fa la prima mossa: è stallo tra Cesena e Artico. Congelata la trattativa per il rinnovo di Milanetto

D’accordo, mancano ancora 6 giornate al termine del campionato e i giochi sono sempre aperti, perché la salvezza non è ancora certa (anche se 9 punti più lo scontro diretto di vantaggio sul Brescia rappresentano molto più di una garanzia sulla partecipazione alla prossima Serie B) e perché volendo ci sarebbe sempre l’ultimo posto nei play-off da difendere. D’accordo, Fabio Artico ha ancora il contratto fino al 30 giugno 2027 e, sulla carta, il direttore sportivo nella stagione che verrà e in quella successiva sarà (sarebbe?) sempre lui.
Però, visto che l’obiettivo sul campo è ormai raggiunto, programmare il futuro diventa una priorità. La seconda in ordine di importanza, in quanto la prima è stabilire chi avrà il compito di programmare e di costruire il Cesena 2025-2026.
Secondo indizio sul divorzio
Che il feeling tra la proprietà americana e Fabio Artico non sia più quello di un anno fa o anche solo di 6 mesi fa è assodato. Sia chiaro, i rapporti tra le parti restano buoni, cordiali e rispettosi, però la luna di miele sembra essersi esaurita e il club lo ha in pratica “ufficializzato” quando, durante l’ultima sosta per le nazionali, ha organizzato in New Jersey un primo summit in vista della stagione 2025-2026. Da Cesena sono partiti il direttore generale Di Taranto e il consigliere d’amministrazione Agostini, non Artico. Un’assenza che ha fatto rumore. Ora c’è un secondo indizio che porta a pensare che tra il Cesena Fc e Fabio Artico il rapporto potrebbe chiudersi a breve. Artico due anni fa ha voluto al suo fianco Omar Milanetto, a cui è stato dato l’incarico di responsabile dell’area scouting. Milanetto è sempre presente nelle gare interne dei bianconeri, spesso in compagnia di Marco Martini, che il 1° luglio 2024, su richiesta di Artico, è stato assunto dal club con il ruolo di capo osservatore. Ecco, se Martini è legato al Cesena fino al 2026, Milanetto è in scadenza al 30 giugno e al momento la trattativa per il rinnovo si è arenata. Le parti sono lontane e i sussurri vogliono entrambe le parti non convinte. Il club, che a novembre aveva avviato le contrattazioni per il rinnovo, ora è in frenata e, da parte sua, Milanetto pare non aver fretta di mettere nero su bianco, in attesa com’è che si faccia chiarezza sulla posizione di Artico. Un Artico che nel frattempo ha avuto un abboccamento con la Cremonese.
Stallo: fino a quando?
Dunque, la situazione è piuttosto intricata perché nessuno fa la prima mossa, ma al tempo stesso fluida perché il finale è tutto da scrivere. Però al momento si è in fase di stallo. Due i motivi: il primo, si attende di vedere come terminerà la stagione; il secondo, il contratto che lega Artico al Cesena fino al 30 giugno 2027. Perché in assenza di alternative, il direttore sportivo non chiederà mai di sciogliere il vincolo con il Cavalluccio perché una rescissione davanti a un giudice del lavoro costerebbe al Cesena (tra ingaggio di Artico e imposte) più o meno mezzo milione di euro. Cosa che si vorrebbe evitare. Anche perché, tra gli appunti che la società ha mosso ad Artico, c’è anche quello relativo alle eccessive spese per le buonuscite. Oltre a operazioni non da Cesena (troppi soldi spesi per i prestiti, zero investimenti in prospettiva) e ad uno scarso coinvolgimento dei proprietari nelle vicende di mercato.
Però, senza un chiarimento tra le parti, c’è il rischio di continuare da separati in casa: sarebbe la soluzione più pericolosa. La speranza è che la decisione non si prenda a metà giugno come successo un anno, quando si attese che fosse Toscano a decidere di andare altrove.