Marco Curto ricorre contro la squalifica per razzismo decisa dalla Fifa: venerdì a Miami il processo d’appello

Cesena Calcio
  • 16 ottobre 2024

Sarà celebrato venerdì, quando in Italia saranno le 15, il processo d’appello sul caso-Curto. L’aula che ospiterà il dibattimento del secondo grado di giudizio è in uno dei nuovissimi uffici della Legal & Compliance division della Fifa, che ha trasferito la propria sede agosto da Zurigo a Miami meno di due mesi fa. Alle 9 di Miami si riunirà la Commissione disciplinare, davanti alla quale si presenterà da remoto Marco Curto insieme al proprio legale Luca Smacchia. Entro la mezzanotte italiana ci sarà il verdetto: si saprà quindi se la squalifica sarà cancellata, oppure se sarà ridotta o confermata. Nel caso in cui la Cd della Fifa optasse per una conferma o per una riduzione, contestualmente sarà presa una decisione sulla sospensiva (richiesta contenuta nel ricorso) in attesa che poi tutto venga deciso dal Tas di Losanna. Tas a cui Curto vuole andare per dimostrare fino in fondo la sua innocenza. Curto che a luglio, quando vestiva ancora la maglia del Como, in un’amichevole giocata a Marbella con il Wolverhampton aveva detto ad un compagno, riferendosi al sudcoreano He-Chan Hwang, «Ignoralo, crede di essere Jackie Chan». Frase che la Fifa, cui si erano rivolte le federazioni di Corea del Sud e Inghilterra, ha punito come razzista perché è discriminatorio dare dell’attore cinese ad un calciatore sudcoreano, comminando 10 giornate subito ridotte a 5.

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