Mantova-Cesena 3-0, le pagelle dei bianconeri: Shpendi e Donnarumma in crisi nera, rosso esagerato a Francesconi

KLINSMANN 6: si scalda le mani subito su Mancuso e da lì in avanti (era appena il 6’) controlla con efficacia sia le palle alte che le conclusioni avversarie prendibili, sia ravvicinate che da fuori. L’unica certezza ad ora in mano a Mignani. Un dato che certo non può essere una consolazione.

PIACENTINI 5.5: quando la situazione è disperata si immola su Mancuso e su Radaelli sdraiandosi a respingere tiri col corpo. Soffre come tutti i compagni di reparto lo spazio lasciato tra retroguardia e mediana. Quindi è costretto suo malgrado a patire dei “due contro uno” che lo mortificano e dentro i quali non trova la misura per uscirne indenne.

PRESTIA 5: fin quando Mensah è in campo (inizio ripresa) perde tutti i duelli fisici e ne soffre. E rischia sempre di arretrare troppo (portando con sé la squadra) per paura di essere aggirato alle spalle. Prova a dare la scossa con una sortita in avanti a fine primo tempo. Un po’ troppo poco per non soffrire la determinazione del Mantova fino alla fine e trascinare con sé la squadra nella capitolazione.

MANGRAVITI 6: alla fine gli tocca per lo più guardare a vista Galuppini. Compito che gli riesce bene pur non permettendogli di andare oltre l’abc assegnato ad inizio gara. Sacrificato per risistemare il modulo tattico e trasformare a 4 la difesa, dopo che la squadra è rimasta in 10. (dal 21’ st TAVSAN 5: entra a gara infiammata dall’inferiorità numerica. Non esce dall’anonimato. Come spesso gli succede).

ADAMO 5: la sua fascia è battuta da Giordano e Fiori e lui è costretto a temporeggiare sempre. Anche perché quando prova a sgasare si creano i varchi in cui il Mantova s’infila per segnare, essere pericoloso e farlo pure ammonire. Diventa un quarto dietro “atipico” nell’emergenza della ripresa. Senza correre pericoli ma senza crearne mai se non pasticciando troppo.

SARIC 5.5: il dilemma di giornata. Sono più i benefici della sua dinamicità, mordente e volontà di arrivare (spesso) al tiro o attivarsi per assist ai compagni? O sono più i pasticci collettivi creati dalla sua indisciplina tattica? Nel dubbio il bilancio quando esce dal campo è reso negativo anche dall’aver ostacolato l’unico “simil lampo” di giornata di Shpendi.

(Dal 31’ st CALÒ N.G.: travolto come gli altri dai contropiede avversari).

FRANCESCONI 6: il miglior uomo di movimento del Cesena. Porta la croce di una mediana sulle gambe e priva di idee. Tampona anche i buchi lasciati dai suoi compagni tanto da rimediare un giallo al 26’ per coprire Saric. Al 1’ della ripresa espulso per una seconda ammonizione decisamente fuori misura da parte dell’arbitro Di Marco sulla “quasi simulazione” di fallo di Trimboli. Se il massimo della qualità nel Cesena attuale arriva da lui, serve riflettere sulla qualità dell’intera rosa.

BASTONI 5: a suo agio all’inizio nell’inusuale ruolo di “attacco prima di tutto e difendo se riesco, tanto ho le spalle coperte”. Torna al suo posto dopo l’espulsione di Francesconi, senza lampi e senza buchi. (Dal 21’ st BERTI 6: prova a correre dietro a tutto quello che si muove e serve anche un assist di testa per La Gumina, annullato dal Var).

DONARUMMA 4.5: un anno fa di questi tempi distruggeva le praterie di fronte a lui qualsiasi fosse l’avversario. Oggi di fronte a un “avversario qualsiasi” difende poco e male, ed attacca anche meno. Un periodo di buio che sta durando da troppo tempo (Dal 25’ st CELIA 6: tenta senza successo di arginare i contropiede avversari in campo aperto).

ANTONUCCI 5: al 16’ ha la palla buona per sbloccare la partita su infilata dettata da Saric. Spara mestamente verso Festa. Un tiro che è un manifesto al suo impegno nella corsa ed alla sua efficacia offensiva... Che non c’è stata.

SHPENDI 4.5 : sarà che non gli arrivano mai, sarà che non riesce ad andarsele più ad acchiappare... Da mesi è l’ombra di sé stesso senza nessuna apparente possibilità di uscita dal tunnel. Tra il bomber spietato di sei mesi fa e il nulla attuale deve esserci una via di mezzo. Che Mignani è chiamato a riscoprire per non naufragare ancor di più di qui alla fine. (Dal 26’ st LA GUMINA 6: un gol l’aveva anche segnato nell’unica possibilità avuta. Cancellato dalle righe di off side tirate dal Var. Poi lascia i suoi in 9 per una distorsione).

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