Due mondi completamente diversi ma separati da appena 3 punti. Monza e Cesena sono molto “vicine” solo in classifica, soprattutto per merito del Cavalluccio, ma per tutto il resto sono davvero distanti anni luce. Prendiamo le due rose. Cosa hanno in comune? Praticamente nulla. Il Monza è la fotocopia del Sassuolo di un anno fa: partenza pigra post retrocessione, tanti big che disfano la valigia e che cominciano a prendere a morsi la nuova realtà a suon di vittorie dopo un mese di adattamento.
La rosa del Monza ha quasi 2mila presenze in A, il Cesena non arriva a 200
Rendimento
Nelle prime 6 giornate la squadra di Bianco colleziona “solo” 8 punti, cioè 3 in meno del Cavalluccio, ma poi comincia a carburare e non si ferma più: alla sfida di domenica, infatti, il Monza arriva lanciatissimo e con una striscia ancora aperta di 6 vittorie consecutive con appena 2 gol incassati. Ma anche il passo del Cesena non è affatto male: dopo la sosta di ottobre, infatti, solo la squadra di Mignani ha tenuto il ritmo dei brianzoli riuscendo a conquistare 12 punti. Se dentro al campo c’è una forbice di una manciata di punti, per capire la forza del Monza è consigliabile analizzare la rosa. E qui le differenze sono davvero clamorose e spiegano l’enorme distanza tra le due squadre.
In Serie A
Dopo la retrocessione, proprio come fece il Sassuolo un anno fa, il club biancorosso ha scelto di confermare praticamente tutti i migliori. Tanto per dare un’idea, nella chilometrica rosa del Monza ci sono addirittura 19 giocatori che vantano almeno una presenza in Serie A in carriera: si va dal trequartista Nicolas Galazzi, che ha giocato solo una partita nel massimo campionato italiano, all’altro fantasista Gianluca Caprari, recordman di presenze con 290 gettoni in A. In mezzo ci sono la bellezza di 17 giocatori: ben quattro hanno superato quota 100 (Carboni 103, Obiang 182, Pessina 185 e Keita Balde 196), mentre altri due hanno superato quota 200 (Petagna 253, Izzo 285), senza dimenticare gente del calibro di Birindelli (87), Ciurria (79), Colpani (91) o Mota Carvalho (94).
Il dato finale è mostruoso: sono addirittura 1.960 le presenze complessive in Serie A totalizzate dai giocatori del Monza. E il Cesena come se la passa? Basta togliere lo 0 finale. Se il Monza sfiora quota 2.000, il Cavalluccio è a un passo dalle... 200. Il merito è soprattutto di Simone Bastoni, primatista assoluto con 88 gettoni in A, seguito dagli staccatissimi Castagnetti (27) e Bisoli (25). Poi ci sono Frabotta (18), Mangraviti e Arrigoni (13 a testa), Ciervo (10) e Olivieri (3) per un totale di otto bianconeri con almeno una gara disputata nel massimo campionato.
In Nazionale
La grande differenza tra le due rose si manifesta scegliendo anche un’altra prospettiva: le esperienze in nazionale. Il Monza vanta addirittura 9 giocatori con almeno una gara ufficiale disputata con la selezione maggiore del proprio Paese. Quattro sono italiani: Pessina, che ha addirittura vinto l’Europeo nel 2021 e che comanda con 16 partite e 5 gol, seguito da Izzo (3), Caprari (1) e Petagna (1). Ma, a disposizione di Bianco, ci sono anche altri cinque nazionali: il bulgaro Antov (infortunato) vanta 33 partite internazionali, il senegalese Keita Balde (squalificato) addirittura 40, senza dimenticare le 23 partite di Obiang con la Guinea Equatoriale, i 6 gettoni di Alvarez con l’Uruguay e le 2 partite di Maric con la maglia a scacchi della Croazia. Nel Cesena, invece, solo un giocatore ha disputato partite con la propria nazionale maggiore: si tratta di Cristian Shpendi, al momento fermo a 45 minuti in amichevole con la maglia dell’Albania due mesi fa. Come si dice in questi casi, davvero un altro mondo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA