In attesa di decidere su Artico, il Cesena cambia strategia: per l’attacco si seguono i figli d’arte Corona e Mignani

Nel fine settimana a Cesena ci sarà Michael Aiello, che tra i soci del club bianconero è quello che veste i panni del “negoziatore”. Avvocato di grandissima esperienza, a marzo ha conquistato la prima pagina del mensile The American Lawyer insieme a Eoghan Keenan, suo collega in Weil, Gotshal & Manges Llp. “I creatori di affari del 2025” il titolo, per aver guidato l’acquisizione, da parte di The Home Depot, di Srs Distribution (un distributore di prodotti edili), per 18,25 miliardi di dollari: è stata l’operazione di vendita al dettaglio più imponente del 2024 e per questo esaltata dalla stampa specializzata statunitense.

Michael Aiello, che insieme a Anthony Scotto è solito “pesare” anche il singolo centesimo di ogni contratto, vedrà Fabio Artico e magari inizierà a parlare su cosa fare in futuro. Ma la decisione sul direttore sportivo verrà quasi certamente posticipata a dopo la partita con il Modena, alla quale assisterà anche John Aiello. La strada, da parte del club, sembra però già segnata. Ciò che sta rallentando la separazione è il costo dell’operazione, in quanto Artico è legato al Cesena da un contratto fino al 2027 con ingaggio stagionale netto di 200mila euro. Una soluzione dovrà per forza essere trovata. E nel ventaglio delle ipotesi, oltre alla risoluzione davanti ad un conciliatore e all’esonero con stipendio pagato ogni mese fino a quando Artico non troverà una nuova squadra, c’è anche la conferma del direttore sportivo. L’importante, in questo caso, è che la decisione non sia figlia del vincolo contrattuale ma di una “riconciliazione” vera tra le parti con tanto di ritrovata e rinnovata fiducia. Quella che al momento non c’è.

Nuova strategia

Di certo, la proprietà del Cesena vuole cambiare strategia in vista della prossima stagione, tornando a dare un’occasione a giocatori emergenti che si sono messi in bella evidenza al piano inferiore. Per consolidare un capitale giocatori che in questa stagione non è aumentato di valore, la società bianconera sta monitorando una serie di profili emergenti nel campionato di Serie C. Tra i nomi sul taccuino spiccano un paio di figli d’arte in attacco. Uno è Giacomo Corona, classe 2004 del Pontedera e figlio di “Re Giorgio”, storico bomber del Catanzaro. Il cartellino di Corona (10 gol in 35 gare) è di proprietà del Palermo. Un altro figlio d’arte è ben noto: Guglielmo Mignani, primogenito del tecnico bianconero Michele, punta del 2002 che ha fatto meraviglie con la Pianese (proprietaria del cartellino) mettendo a segno 18 gol in 37 gare.

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