Il Cesena, la lotta di potere e il bisogno di chiarezza

Dieci sono i giorni che ci separano da Cesena-Juve Stabia, ultima partita di una stagione irripetibile. Se Toscano deciderà di andarsene di propria volontà (cosa che al momento non è in cima ai suoi pensieri), lo annuncerà al termine di quella partita, al massimo il giorno successivo. Se non dirà niente, sarà lui a guidare il Cesena in B. A meno che....
A meno che il 31 maggio, quindi fra 3 settimane, non ci sia un “golpe”. Quella è la data entro la quale Mike Melby vorrebbe dare l’assalto alla dirigenza. Un primo, minuscolo passo il co-fondatore e co-proprietario di FitLab, nonché co-presidente esecutivo di Assault Fitness, lo ha fatto il 2 maggio, quando nel suo profilo linkedin, in cui già dal gennaio 2023 si definiva “investor” del Cesena, ha aggiunto nelle informazioni personali il ruolo di Co-owner @ Cesena Football Club. Cioè co-proprietario. Eppure non più tardi di dieci giorni fa, alla cena del Panathlon tenutasi al Da Vinci, la famiglia Aiello ha rassicurato tutti, dicendo che la società è salda nelle loro mani.
Quindi che succede o che succederà? Servirebbe che qualcuno lo spiegasse. Non solo ai tifosi o ai giornalisti. Soprattutto a chi lavora nel Cesena Fc e che al momento vive in attesa di un segnale.
Melby, che pur non essendo mai presente in Romagna è assai attivo nelle dinamiche interne del Cesena Fc (l’arrivo di Jonathan Klinsmann lo ha stabilito e definito lui), diventerà co-proprietario o addirittura azionista di maggioranza come lascia intendere ai suoi interlocutori italiani? O il Cesena resterà (o tornerà?) tutto degli Aiello? Ciò che filtra è che Melby (il cui secondo cognome è Deluca e che si definisce orgogliosamente italo-americano) o viene liquidato, rientrando del suo investimento, o alzerà il tiro. E se alzerà il tiro, potrebbe cambiare tutto. A partire dall’allenatore.
La “melina” attorno a Toscano è anche figlia di questa incertezza ai piani elevatissimi. Risolta questa, poi tutto prenderà una direzione. Però servono chiarezza e risolutezza. La prossima settimana si spera sia quella decisiva. L’importante è non buttare via altro tempo. Soprattutto ci si augura che non si torni indietro di un anno, a quei giorni di vuoto cosmico trascorsi dall’eliminazione con il Lecco all’iscrizione fatta di corsa negli ultimi giorni. Allora si indicò il problema in Lewis. Se era così, ora che Lewis non c’è più, dovrebbe essere sparito anche il problema.