Il Cesena ha cambiato le abitudini e in casa vola

C’era una volta una squadra praticamente infallibile in trasferta ma anche incapace di “espugnare” il proprio stadio. Fino alla fine del mese di ottobre, la storia si ripeteva abbastanza regolarmente: il Cesena non vinceva mai al Manuzzi, però riusciva sempre a rimediare quando si metteva in viaggio. Da novembre in poi, invece, la musica è cambiata e il mondo si è completamente rovesciato: oggi il Cavalluccio ha messo il turbo davanti ai propri tifosi e non riesce più a vincere lontano dalla Romagna.

Casa dolce casa

Sabato scorso contro il Mantova, al termine della partita più emozionante della stagione, il Cesena ha raccolto la quarta vittoria consecutiva all’Orogel Stadium dopo aver battuto Carrarese, Avellino e Modena nel giro di un mese per un totale di 12 punti sui 12 disponibili. Molto positiva anche la suddivisione dei gol: 9 reti realizzate con doppio tris rifilato ad irpini e virgiliani e solo 3 gol incassati, con doppio clean sheet consecutivo contro i lupi e i canarini. Era andata decisamente meno bene nelle prime 3 giornate: 1-1 beffardo contro la Virtus Entella al debutto casalingo, 1-1 contro il Palermo e 1-2 contro la Reggiana per un totale di appena 2 punti e un saldo negativo anche nel fatturato dei gol. Tirando le somme, il Cesena ha giocato complessivamente 7 partite al Manuzzi ed ha raccolto 14 punti. Significa che oggi, davanti ai propri tifosi, viaggia a una media-punti da promozione (2 a partita), la stessa con cui un anno fa il Pisa è salito direttamente in Serie A. Sabato pomeriggio c’è un’altra occasione per allungare la striscia contro la Juve Stabia, mentre il girone di andata si chiuderà nuovamente al Manuzzi contro l’Empoli nella prima gara del 2026 dopo la pausa a cavallo di Capodanno.

Flessione

Pur giocando sempre con lo stesso atteggiamento, il Cesena da viaggio ha invece peggiorato il proprio rendimento. Mantenere il passo di inizio stagione era fisiologicamente impossibile, ma il Cavalluccio non ha avuto mezze misure in questo girone di andata. Le due trasferte consecutive a La Spezia e Bolzano, entrambe vinte di misura, sono state lo spartiacque. Fino a quel momento (25 ottobre al Druso) gli uomini di Mignani hanno sfiorato la perfezione lontano dal Manuzzi: ben 5 vittorie (sui campi di Pescara, Sampdoria, Venezia e appunto Spezia e Sudtirol) e una sconfitta (a Frosinone) nelle prime 6 gare disputate in trasferta per un totale di 15 punti, con la bellezza di 11 gol realizzati e 7 gol incassati (di cui ben 3 allo Stirpe nell’unica gara sbagliata di quest’anno). Successivamente la musica è cambiata: il Cesena ha perso a Bari e a Monza ed ha pareggiato a Padova, buttando via in pieno recupero una vittoria ormai certa e meritata, che avrebbe permesso al Cavalluccio di avere la stessa media-punti anche in trasferta. Se i bianconeri avessero espugnato l’Euganeo, infatti, i punti conquistati sarebbero 18 in 9 gare, quindi 2 a partita come accade al Manuzzi. E invece sono “solo” 16, con una media di 1.77 a partita, un passo comunque convincente che ha permesso al Cesena di restare saldamente in zona promozione da inizio stagione. L’ultima trasferta del 2025 a Catanzaro è l’occasione per riequilibrare le cifre, anche se al Ceravolo quest’anno ha vinto solo una squadra (il Padova) esattamente due mesi fa.

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