Buoni propositi sotto l’albero: provare a sfatare due tabù nel giro di una settimana a cavallo di Natale. Il Cesena chiuderà uno splendido 2025 contro una squadra e dentro a uno stadio che non evocano ricordi positivi. Anzi, la Juve Stabia e il Ceravolo, rispettivamente la prossima avversaria e il prossimo impianto sulla strada del Cavalluccio, sono davvero maledetti.
Il Cesena e un 2025 che si chiude con un doppio tabù da sfatare
Bestia nera
Tra le 19 sfidanti dell’attuale Serie B, la squadra campana è l’unica ad aver battuto sia all’andata che al ritorno il Cesena nello scorso campionato. Curiosamente, la partita di andata si giocò sempre a ridosso delle Feste, nell’ultimo weekend prima di Natale, ma sul sintetico del Menti di Castellammare di Stabia, che oggi è l’unico stadio imbattuto del campionato. Un anno fa i bianconeri giocarono una delle peggiori partite della stagione, dentro a un mese di dicembre da dimenticare, e furono sconfitti di misura dalle Vespe di Pagliuca, a segno nel primo tempo con un tocco da due passi di Romano Floriani Mussolini. Quel giorno il Cesena non calciò praticamente mai verso la porta di Demba Thiam e la partita terminò inevitabilmente 1-0 e con un concerto di fischi finali provenienti dal settore ospiti, che non gradì la prestazione e soprattutto l’atteggiamento della squadra bianconera.
Nel girone di ritorno non andò tanto meglio, perché la Juve Stabia riuscì a concedere il bis anche al Manuzzi. La partita venne aperta da un autogol rocambolesco, nato da una incomprensione tra Mangraviti e Klinsmann, che consentì alle Vespe di passare inaspettatamente in vantaggio grazie a un episodio favorevole. Poi la squadra di Pagliuca legittimò il successo nel Lato B, trovando il raddoppio con Adorante, prima del gol della bandiera di Shpendi, che si sbloccò dopo un lungo digiuno durato quasi tre mesi, segnando una rete alla fine inutile perché la partita terminò 2-1 per i campani. Il Cesena non era riuscito a battere la Juve Stabia neppure nella stagione precedente in C, anche se il 2-2 finale consentì agli uomini di Toscano di alzare al cielo la Supercoppa, grazie soprattutto alle parate di Pisseri e all’ingresso in campo dello scatenato Kargbo (un gol e un assist per la rete di Ogunseye).
Stadio inospitale
Sabato 27, invece, il Cavalluccio scenderà a Catanzaro nell’ultima gara dell’anno solare 2025. Lo stadio Ceravolo è l’unico impianto in cui Ciofi e compagni, nella scorsa stagione, hanno perso ben due partite. Questo perché, a Catanzaro, i bianconeri hanno giocato nel giro di tre mesi prima una partita di campionato e poi il turno preliminare dei playoff. La gara di ritorno dello scorso campionato terminò 4-2 per il Catanzaro, un risultato abbastanza bugiardo per le tantissime chance sprecate soprattutto nel primo tempo, ma legittimo ripensando ai tanti errori difensivi di quel pomeriggio. Fu decisamente più beffardo il turno preliminare dei playoff, che si disputò al Ceravolo grazie alla... differenza reti finale. Obbligati a vincere per conquistare le semifinali, i bianconeri di Mignani giocarono una grande partita, ma non riuscirono a segnare: Pigliacelli parò il rigore del possibile vantaggio esterno a Shpendi e, subito dopo, lemmello firmò il gol-qualificazione che fece calare il sipario sulla stagione del Cesena.