Il Braglia di Modena è uno degli stadi meno ospitali per il Cesena

Luiz Gabriel Sacilotto oggi ha 42 anni, lavora nel mondo della cosmesi ed è il socio fondatore di Padbol Brasil, una crasi oggettivamente geniale che “fonde” padel e football: in pratica, dentro alle vetrate dei campi da padel, è possibile giocare a calciotennis o a footvolley, naturalmente senza racchetta ma soltanto con una rete e un pallone da calcio. Ma cosa c’entra Sacilotto? Il compassato centrocampista di San Paolo, che indossò la maglia del Cesena tra il 2006 e il 2009, è stato l’ultimo calciatore del Cavalluccio ad aver segnato un gol in campionato al Braglia nei derby contro il Modena. Era il 14 ottobre 2007 e, da quel giorno, solo un altro bianconero ha realizzato una rete contro i canarini, ma non in campionato. Lunedì la squadra di Mignani proverà quindi a sfatare un tabù “pesante” in uno degli stadi meno ospitali d’Italia per la Romagna bianconera.

Da Sacilotto a Marilungo

Diciotto anni fa, il peggior Cesena dell’ultimo ventennio era uscito dal Braglia con un punto grazie al guizzo di Sacilotto, che al 22’ illuse la squadra di Castori, poi raggiunta da un rigore di Pinardi al minuto 55. Da quel gol da un punto a oggi, in tutti i precedenti disputati a Modena tra Serie B, Serie C e play-off di Serie B, solo Guido Marilungo è riuscito a bucare la porta dei canarini (ai play-off) segnando un gol che ha fatto la storia e che ha permesso di apparecchiare la tavola verso l’ultima promozione in Serie A del Cavalluccio. Nella semifinale di andata, disputata l’8 giugno 2014, il centravanti prelevato dall’Atalanta sfruttò un assist di Defrel per battere Pinsoglio e regalare un pesantissimo 0-1, che spianò la strada verso la finale alla squadra di Bisoli. In generale, quello di Marilungo è stato l’ultimo gol realizzato dal Cesena sul campo del Modena perché, prima e dopo, i bianconeri non sono mai riusciti a segnare.

Dalla neve a Mignani

Nell’appassionante stagione 2009-2010, terminata in gloria con il ritorno in Serie A, un Cesena ridotto ai minimi termini e con addirittura Fonte, Tattini ed Espinal in campo, si arrese sul campo imbiancato del Braglia a un gol di Andrea Catellani, che da quest’anno è diventato curiosamente il nuovo direttore sportivo dei canarini. La sfida, aperta fino al triplice fischio nonostante un campo impossibile e una formazione improbabile, terminò 1-0, un risultato meno pesante di quello uscito il 6 ottobre 2012, quando il Cavallucciò prese 4 gol, sepolto dall’uragano Ardemagni (autore di una tripletta) e incapace di segnare il gol della bandiera. Stesso copione l’anno successivo, qualche settimana prima della semifinale di andata dei play-off: bianconeri incapaci di segnare, ma bravi a chiudere la porta (0-0). Lo stesso risultato era uscito anche nell’ultimo precedente prima del fallimento del 2018: anche con Drago, nella stagione 2015-2016, il Cesena non era riuscito a segnare e si era accontentato di un punto. Dopo un anno nell’inferno della Serie D, trascorso in due gironi diversi, emiliani e romagnoli si sono ritrovati nella stagione 2019-2020, ma la gara del Braglia non si giocò per colpa del Covid. E così si arriva alle ultime due sfide, terminate con lo stesso risultato: 1-0 per il Modena. Il 21 marzo 2021 fu proprio Michele Mignani a battere il Cesena di Viali grazie a un gol di Corradi al 91’, mentre l’anno successivo ci pensò Tremolada su rigore a decidere il derby. Quel Modena sarebbe poi salito in B, dove quest’anno ha ritrovato il Cavalluccio.

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