I progressi del Cesena e le nuove “sette sorelle”

Un anno fa, dopo 16 giornate, il Cesena occupava il 6° posto e cominciava a perdere terreno all’interno di un mese di dicembre negativo e di una classifica già delineata in zona promozione. A 3 giornate dalla fine dell’andata guidava il Sassuolo con 37 punti, quindi Pisa 34, Spezia 33, Bari e Cremonese 24, Cesena e Juve Stabia 22, Palermo 21. Oggi lo scenario è completamente cambiato. In Romagna e in classifica.

Crescita

Il secondo Cesena di Mignani ha 8 punti in più di un anno fa grazie a un rendimento indiscutibilmente migliore non solo nel fatturato ma anche nel gioco espresso. Nella scorsa stagione, alla 16a giornata, il Cavalluccio era scivolato a Bari e attendeva le ultime sfide contro Cosenza, Juve Stabia e Cremonese, dalle quali avrebbe ricavato una vittoria e due sconfitte per un totale di 25 punti al giro di boa. Quel Cesena, in questo momento della stagione, aveva vinto 6 partite (contro le 9 di quest’anno), ne aveva pareggiata una in più (4 contro 3) e ne aveva perse due in più (6 a 4). L’unico dato migliore, rispetto a oggi, i gol realizzati: 25 un anno fa contro i 24 attuali, mentre le reti incassate sono 6 in meno. I numeri fotografano fedelmente i chiari progressi di una squadra costruita meglio. Il problema, nel confronto con quanto stava accadendo 12 mesi fa, riguarda la concorrenza: un anno fa molte big erano in difficoltà e non erano riuscite a mantenere le premesse iniziali, mentre oggi la situazione in chiave promozione è indecifrabile. Le distanze in classifica sono più ridotte, ma le squadre più forti sono tutte in gioco, cariche ed agguerrite, nessuna esclusa.

Traffico

Il Cesena è 3° grazie al ribaltone contro il Mantova (che ieri ha esonerato Possanzini e assunto l’ex bianconero Modesto), ma senza gli effetti speciali di sabato si sarebbe ritrovato al 6° posto, proprio nella stessa posizione di un anno fa, seppur con 5-6 punti in più. Questo perché davanti c’è un traffico bestiale, dal quale al momento non riesce a staccarsi nessuno. All’inizio ci aveva provato il Modena, poi risucchiato nel maxi ingorgo, quindi è stato il turno del Monza, che ha rallentato dopo aver battuto (con tanta fatica) il Cesena, mentre l’ultimo scatto lo ha fatto il Frosinone, solo in vetta grazie al sofferto successo di domenica a Pescara. Nel giro di 5 punti ci sono 6 squadre, mentre un anno fa il perimetro tra la capolista Sassuolo e il Cavalluccio era addirittura di 15 punti e ce n’erano ben 9 tra il terzo e il quarto posto. Insomma, prima di Natale si poteva già intuire che la promozione diretta sarebbe stata un affare a tre (o a due, visto che il Sassuolo aveva già inserito il turbo), mentre oggi la zona A è indecifrabile.

Continuità

La volata d’inverno terminerà a gennaio, quando il Cesena riceverà l’Empoli dopo aver chiuso il 2025 contro Juve Stabia e Catanzaro. Il Frosinone è la squadra più in forma di tutti: negli ultimi 2 mesi ha conquistato 20 punti (6 vittorie e 2 pareggi) e chiuderà l’andata contro Spezia, Empoli e Catanzaro. Il Monza, dopo aver vinto 7 partite di fila (l’ultima contro il Cavalluccio), ha rallentato strappando solo 2 punti nelle ultime 3 giornate: nel prossimo turno ospiterà la Carrarese, poi chiuderà il 2025 a Modena e inaugurerà il 2026 a Chiavari. A ridimensionare i brianzoli è stato il Venezia, che in casa le ha vinte tutte tranne una (1-2 contro il Cesena), ma che fuori ha vinto solo a Padova: nella prossima giornata i lagunari andranno a Modena, poi sfideranno Entella e Reggiana. Proprio il Modena, dopo una chiara flessione (una vittoria in 6 giornate), si è ripreso al Picco, dominando lo Spezia, e ora avrà due scontri diretti di fila al Braglia prima di chiudere l’andata a Padova. Tre vittorie consecutive le ha infilate il Palermo, che chiuderà l’andata contro Avellino, Padova e Mantova. Infine, attenzione al Catanzaro: nelle ultime 8 giornate ha “imitato” il Frosinone vincendo 6 gare. Per risalire ancora ed entrare nel gotha, i calabresi avranno a disposizione due scontri diretti contro bianconeri e ciociari dopo la prossima gara a Bari.

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