Cominciando dalla nuda cronaca, nell’ultima settimana il Cesena ha sempre messo un proprio giocatore davanti al portiere nei tre momenti chiave delle partite contro Palermo, Frosinone e Reggiana, ma non ha mai segnato. Prima Shpendi ha fallito la rete del 2-0 contro i rosanero, poi Ciervo ha sbagliato sullo 0-0 un gol fatto allo Stirpe, mentre l’errore più clamoroso lo ha commesso sabato Olivieri, calciando su Marte il pallone del 2-2 che avrebbe garantito un punto pesante al Cesena e inaugurato un ultimo quarto d’ora di fuoco, con la Reggiana alle corde e un Cavalluccio ancora tonico. La squadra di Mignani ha guadagnato la seconda sosta della stagione dopo una settimana da un punto in tre gare, nella quale ha raccolto meno di quanto seminato e soprattutto prodotto: la sconfitta di Frosinone è stata giusta, quella contro la Reggiana no, come spiegano i numeri.
I problemi del Cesena si manifestano dentro le due aree

Gol incassati
Il primo problema parte da dietro. Per la seconda partita consecutiva il Cesena ha incassato più di un gol e ha pagato a caro prezzo un black-out: a Frosinone, dopo le parate di Klinsmann, la squadra di Mignani ha incassato 3 gol in 9 minuti, mentre sabato ne ha presi 2 in 4 giri di orologio in occasione degli unici due tiri nello specchio della Reggiana. E qui torna a pesare la tendenza che sta accompagnando il Cavalluccio da agosto: pur avendo uno dei portieri migliori della B (se non il più forte), che per ora non ha sbagliato nulla, al primo alito di vento la squadra prende gol. Il rapporto tra i tiri in porta concessi e i gol incassati è la vera nota dolente di queste prime giornate, nelle quali il Cesena ha preso ben 10 gol e non è mai riuscito a tenere chiusa la propria porta. In totale sono stati concessi 22 tiri nello specchio in 7 gare (di cui 8 solo a Frosinone): considerando che Klinsmann ha effettuato 10 parate e che gli avversari hanno colpito 2 legni (Pohjanpalo e Casas, mentre quello di Monterisi è preceduto da una parata), significa che il Cavalluccio incassa un gol ogni due tiri nello specchio concessi. Per intenderci, il Palermo ne ha concessi 20, ma ha incassato solo 3 reti. Non è la prima volta che la squadra di Mignani incassa almeno un gol in 7 giornate consecutive: era accaduto anche nelle ultime 7 partite del 2024, dall’1-1 contro la Reggiana fino al crollo di Carrara del 29 dicembre. Ma quello era stato il peggior momento dello scorso campionato, mentre oggi il Cesena non è affatto in crisi.
Gol realizzati
Ribaltando il campo, i conti non tornano neppure nell’altra area. Nell’ultima settimana il Cesena ha segnato un gol a partita, ma ha sprecato tantissimo: un gol fatto contro il Palermo, due chance colossali a Frosinone e 6 palle-gol limpide contro la Reggiana, in una delle gare migliori della stagione dal punto di vista delle occasioni costruite. Il Cavalluccio è andato in palla-gol con Berti (tiro alto dal limite), Shpendi (parata di Motta) e Blesa (traversa sfiorata su lancio di Klinsmann) nel primo tempo, mentre nella ripresa ha sfiorato la rete con Olivieri, Ciofi (palo interno) e Zaro all’ultimo assalto. Il Cesena ha chiuso con un xG (expected gol, cioè la statistica che quantifica la probabilità che un tiro si trasformi in gol) di 1.6 contro lo 0.7 della Reggiana. Se nelle prime 4 giornate la squadra di Mignani viaggiava a 2 gol di media a partita, nelle ultime 3 gare i bianconeri hanno dimezzato il bottino: un gol a partita e tantissimi sprechi, che sono costati punti pesanti. La nota positiva è rappresentata da Ciervo, che ora è il nuovo capocannoniere del Cesena con 3 reti, mentre davanti il piatto piange. La gestione di Shpendi (ieri Stiven ha trovato il 3° gol ad Empoli e ha superato Cristian per la prima volta dopo 30 mesi) nell’ultima settimana non ha funzionato, Blesa è l’attaccante più in palla ma contro la Reggiana ha rifiutato due tiri (uno per tempo) abbastanza comodi, mentre Diao e Olivieri non sono ancora riusciti a lasciare il segno. Diao aveva regalato un assist al bacio al compagno, ma l’ex triestino non lo ha sfruttato, ripetendo l’errore commesso da Shpendi contro il Palermo sotto la curva Mare, nella porta dove il Cesena quest’anno non è ancora riuscito a segnare.
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