Dove c’era il Cesena c’era Vittorio Casali: oggi lo storico accompagnatore avrebbe compiuto 100 anni

Il 13 agosto di 100 anni fa in via Savio a Cesena nasceva Vittorio Casali, il “cardinale Richelieu” alla corte di Dino Manuzzi (di cui fu uomo di fiducia) e poi di Edmeo Lugaresi, con i quali condivideva la professione di esportatore ortofrutticolo. Un’attività lavorativa, con sede in via Renato Serra, di cui pochi erano a conoscenza, perché per tutti in città Casali era l’accompagnatore ufficiale del Cesena Calcio che, pur cercando di conciliare i due impegni, fu sempre la sua vera grande passione.

Casa Casali

In panchina a bordo campo, in albergo con la squadra, a rappresentare la società agli eventi e alle feste dei tifosi, la presenza di Casali era immancabile. Sempre impeccabile in giacca e cravatta, sapeva andare oltre alle formalità come quando, immortalato in foto d’epoca, entrò sul terreno di Marassi per placare il suo allenatore Gigi Radice minaccioso nei confronti dell’arbitro (1973) oppure con un cappello bianconero a cilindro festeggiò la promozione tra i giocatori in mutande nello spogliatoio di Lumezzane (1998). Dove c’era il Cesena c’era Casali, da Siracusa a Magdeburgo. Sempre il primo a scendere dal pullman con la sua immancabile valigetta e i gagliardetti del Cavalluccio da regalare ai suoi interlocutori. Più di una volta, in giro per l’Italia, è stato scambiato per il presidente del Cesena.

Tanto affabile con tutti, prezioso mediatore tra società e squadra, quanto apparentemente burbero e schivo in famiglia. In casa non parlava mai di calcio, ma in realtà la sua famiglia era pienamente coinvolta nel suo mondo calcistico. La sua abitazione di via Pietro Turchi è stata un punto di riferimento e di socialità per allenatori e giocatori, ma anche una sorta di sede informale del club dove, lontano da occhi indiscreti, venivano decise le sorti dei tecnici bianconeri. Era sufficiente una telefonata alla moglie Ines, anche all’ultimo momento, per mettere a tavola diversi ospiti. Negli anni si è creata una rete di relazioni personali con le famiglie di allenatori e giocatori, che ancora oggi i figli Patrizia e Luca coltivano, ad esempio con i figli di Bersellini, Marchioro, Cadè e Bagnoli.

Il mio viaggio con la squadra

La presenza di Casali a fianco del Cesena risale al 1961, in occasione della trasferta al Flaminio contro la Tevere Roma. All’epoca l’accompagnatore era Decio Candoli, ma Casali chiese un passaggio sul pullman della squadra per raggiungere Roma dove, oltre a vedere la partita, avrebbe approfittato per andare a trovare la sorella Maria. Quando Candoli per problemi alla vista dovette rinunciare al proprio incarico, gli subentrò Casali. Nel frattempo la società era passata da Alberto Rognoni a Dino Manuzzi e dal 1965 come accompagnatore fu designato Ezio Manuzzi. Casali continuò comunque a viaggiare e pernottare insieme alla squadra, fino a quando nel 1971 diventò ufficialmente l’accompagnatore del Cesena, un ruolo che ha svolto fino al 1999. Si è spento il 9 dicembre 2009 all’età di 84 anni.

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