C’è un solo giocatore di movimento in tutta la Serie B a non avere saltato un minuto di gioco dopo 12 giornate di campionato. È il bianconero Giovanni Zaro, che condivide questo primato con undici portieri, tra cui il compagno di squadra Jonathan Klinsmann, che si sta confermando uno dei migliori della categoria.
Cesena, Zaro sempre in campo nelle prime 12 giornate: è l’unico giocatore di movimento della B
Dalla A alla Z
Da Amoran a Zaro. Stesso ruolo ma agli antipodi come impiego. Se l’ex modenese è finora un “insostituibile”, lo svedese è l’unico cesenate, a eccezione dei giovani della Primavera, a non avere ancora messo piede in campo. E probabilmente non è un caso, perché nel gioco delle coppie sono intercambiabili nel ruolo di centrale della difesa a tre, quindi se uno non esce mai l’altro è più difficile che possa entrare. Come Zaro e Klinsmann, anche Andrea Ciofi le ha giocate tutte da titolare, ma è stato sostituito in due occasioni. Allargando il cerchio, sono sei gli elementi che possono vantare l’en plein di 12 presenze: ai tre sopra citati si aggiungono Jalen Blesa, Tommaso Berti e Cristian Shpendi. Come minutaggio, tuttavia, questi ultimi sono superati da Massimiliano Mangraviti, benché abbia saltato una gara, quella contro la Carrarese in cui il turnover lo ha relegato in panchina per tutti i 90 minuti.
Cambi e minuti
Shpendi, Berti e Blesa, pur avendo disputato una gara in più di Mangraviti (11), sono i tre giocatori più sostituiti, rispettivamente 9, 9 e 5 volte contro appena una dell’ex bresciano. I due gioielli del vivaio bianconero, in particolare, condividono anche lo stesso numero di subentri dalla panchina (uno a testa). Questo significa che su 12 partite ne hanno disputate per intero appena due. Un dato che si può leggere non solo alla luce di ragioni tattiche, ma anche (e forse soprattutto) con il fatto che si tratta di due giocatori che sul piano della corsa non si risparmiano e quindi spendono di più. Lo stesso si può affermare per Riccardo Ciervo, abituato a macinare chilometri sulla fascia, sostituito 9 volte. Manolo Adamo è invece l’unico ad essere stato sostituito nell’intervallo (al suo posto Celia) contro la Reggiana.
Per contro, il bianconero con il maggior numero di subentri è Siren Diao, anche se fin qui il suo impatto sulla gara è stato altalenante e con zero gol all’attivo. Analogo rendimento per Marco Olivieri, atteso per tutta l’estate, che lo segue con 7 ingressi nel corso del match corrispondenti alle sue presenze complessive. L’attaccante marchigiano non ha, infatti, ancora collezionato gettoni da titolare al pari di Raffaele Celia, Matteo Guidi, Tommaso Arrigoni e Vittorio Magni. Se il difensore in prestito dal Milan chiude la rosa con appena due apparizioni (complice problemi fisici), il centrocampista di Borello è a sorpresa quello con il minor minutaggio: 29 minuti comprensivi dei recuperi e diluiti in tre spezzoni. Uno scarso impiego dovuto non tanto a poca fiducia nei suoi confronti da parte di Mignani (che anzi lo ha voluto a Cesena dopo averlo allenato a Siena), ma a una condizione fisica non ancora ottimale dopo il grave infortunio subìto a febbraio.
In attesa di debutto
Il totale di bianconeri fin qui utilizzati ammonta a 21 uomini, mentre ne rimangono altri 7 che ancora non hanno visto il campo in questa prima parte di campionato. Oltre a Peter Amoran e ai tre portieri Siano, Fontana e Ferretti, attendono l’esordio stagionale o assoluto anche i giovani Bertaccini, Tosku, Zamagni (Mignani ha dichiarato che non vede l’ora di lanciarli), i quali al momento devono accontentarsi di qualche panchina in prima squadra.
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