Cesena, un primato certificato dai numeri: che sfida col Palermo

Sul primato in classifica del Cesena arriva anche la certificazione più importante, quella dei numeri. Che non spiegano fino in fondo la compattezza e l’organizzazione della squadra di Mignani, l’ordine in fase di non possesso e la capacità di trovare (quasi sempre) lo spazio e il tempo per offendere in modo efficace. Però aiutano a capire il motivo per il quale il Cesena è con merito davanti a tutti insieme a Palermo e Modena. I dati di Opta fanno anche altro, ed esempio confermano ciò che la testa e gli occhi hanno già intercettato nelle prime 4 giornate di campionato: nell’unità che è anche umiltà e nel suo volersi bene l’uno con l’altro, il Cesena sta iniziando a giocare da squadra forte. Vive costantemente la partita e prova a farla subire a chi si trova di fronte. Ma siamo solo all’alba di una lunga stagione e di esami, nel calcio come nella vita, ce n’è uno sempre dietro l’angolo. Quello di sabato avrà connotati storici. Perché, anche se si è solo alla 5a giornata, Cesena-Palermo mette di fronte due delle tre regine cadette e mai prima d’ora, in 85 anni di storia, il Cavalluccio primo in classifica si era trovato di fronte nel suo stadio un’altra capolista a pari punti.
Numeri offensivi da primato
Negli ultimi anni, la metrica che ha assunto il peso maggiore è quella degli expected gol (gli xG). Che non è altro che un dato che misura la probabilità di ciascun tiro di diventare un gol. Il valore varia da 0 a 1 e aumenta più la probabilità di segnare è alta. Ad esempio, un rigore dà un xG di 0,78 mentre un tiro da metà campo darà un xG di 0,01 (anche se Castagnetti in carriera ha già segnato due volte da oltre 50 metri...). La somma degli xG che vengono prodotti in una partita fa capire la pericolosità offensiva della squadra. Dopo 4 giornate il Cesena è primo con 9,2 davanti al Modena con 9,0. Il Palermo è al 4° posto con 6,2 alle spalle anche del Venezia con 6,5. Se però agli xG si tolgono i rigori a favore, il vantaggio del Cesena sul Modena si dilata: 8,5 per i romagnoli (un rigore a favore), 6,6 per i canarini (che sono andati tre volte sul dischetto), con il Palermo che resta a 6,2 e soffia il 3° posto al Venezia. Il dato dell’algoritmo conferma quello della vista: nella classifica delle palle-gol create su azione svetta il Cesena con 15 davanti al Modena con 13 e al Palermo con 12.
Analizzando i tiri effettuati, qualcosa cambia. Il Palermo è la squadra che tira di più (74 conclusioni), il Modena è secondo con 70 e a completare il podio c’è il Frosinone a 59. Il Cesena è al 7° posto con 52 ma risale al 4° posto per i tiri nello specchio: 18 (8 gol), alle spalle di Palermo con 28 (6 gol), Modena con 23 (8 gol) e Pescara con 20 (7 gol). Tra queste squadre, il Cesena ha la migliore media realizzativa, con il 44,44% dei tiri calciati nello specchio che finisce in rete. Il motivo è anche da ricercare nella distanza: il Cesena scocca in media i suoi tiri da 14 metri e 60 centimetri ed è la squadra che calcia da più vicino. Segue il Palermo che calcia da una distanza media di 15 metri e 30 centimetri e che nell’area avversaria ha già prodotto 131 tocchi di palla (il Cesena è 5° con 92).
Numeri difensivi da primato
Se la fase offensiva brilla, quella difensiva non è da meno. Per quanto riguarda gli xG concessi, comanda il Palermo con appena 2,4 in 4 partite (non è un caso che abbia subìto un solo gol e che Joronen sia imbattuto nelle 3 gare giocate). Il Cesena è al 6° posto con 4,1 e in mezzo ci sono Juve Stabia (2,7), Carrarese (3,4), Modena (3,4) e Monza (3,5). Per quanto riguarda i tiri nello specchio concessi, però, Cesena e Palermo sono pari con 9 (5 parate Klinsmann, 8 parate tra Bardi e Joronen) e occupano il 3° posto alle spalle di Juve Stabia e Carrarese, che hanno lasciato appena 8 conclusioni in porta. Allargando il fronte dei tiri, il Cesena ne ha lasciati agli avversari 48 (12 di media), il Palermo 44. Una marea se si guarda il podio di questa classifica: Juve Stabia 24 tiri concessi, Modena 31 e Sampdoria 35. Anche qui, c’è un però: la distanza media da cui calciano gli avversari. Contro il Cesena è di 21 metri e 50 centimetri: meglio fa solo il Monza con 22 metri e 10 centimetri. Il Modena è terzo con 20 metri e 10 centimetri, il Palermo 7° con 18 metri e 40. Che la squadra di Mignani faccia entrare poco gli avversari in area lo dice il numero di tocchi concessi nei 16 metri difensivi: 57.
Statistiche individuali
Il Cesena comanda in 6 classifiche individuale. E nella metà di queste, in vetta c’è Tommaso Berti, che è partito in modo splendido. Il talento di Calisese è primo per le palle-gol create con 5 in un podio tutto bianconero che vede Bastoni secondo con 4 e Mangraviti terzo con 3. Berti svetta nella graduatoria degli assist effettuati (2, insieme ad altri sei giocatori tra cui il prodotto del vivaio bianconero Valzania, ora al Pescara) e nella classifica degli xAG, gli assist per i gol attesi, con 2,0 ancora davanti a Bastoni. Due sono i primati di Cristian Shpendi: guida la classifica per xG (da solo ha prodotto 4,0) e anche la classifica per xG senza rigori (3,2 davanti a Pohjanpalo e Franzoni con 1,9, 4° Blesa con 1,8). Infine, un primato importante anche per Riccardo Ciervo: è il giocatore che ha creato più volte la superiorità numerica (9) saltando l’avversario in uno contro uno. Il Palermo ha Pohjanpalo in vetta per i tiri totali (14) e per i tiri nello specchio (5 a pari merito con l’altro rosanero Ranocchia), e Augello per i cross effettuati (103 in totale per i rosanero contro i 71 dei romagnoli). Insomma, Cesena-Palermo è davvero una partita da primato: per i tecnici, le squadre e i singoli.
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