Cesena-Toscano alla stretta finale: in caso di divorzio può arrivare Sottil

La fase calda, quella decisiva, è iniziata. Entro lunedì, massimo martedì, il Cesena, nella figura di Fabio Artico, e Domenico Toscano proveranno a scrivere il capitolo successivo a quello relativo alla Supercoppa di C, che si chiuderà domenica. Se il Cesena andrà avanti con Toscano o se le parti si lasceranno, lo si saprà con certezza nei prossimi 4-5 giorni.

Gli schieramenti

Tra Cesena e Toscano si è creata una piccola-grande crepa venerdì 26 aprile, giorno in cui il tecnico andò a cena con i fratelli Aiello, con il vice presidente Scotto e con Ciaccia in un noto ristorante a pochi chilometri da Villa Silvia. Quella sera Toscano fece alcune richieste che spiazzarono la proprietà, anche perché per la governance del club quella doveva essere semplicemente una cena per festeggiare con il tecnico la promozione in Serie B. Tanto più per il fatto che quelle “rivendicazioni” siano state fatte in assenza del direttore sportivo Artico. Se quella crepa porterà alla rottura o se, con una fine opera di restauro, si riuscirà a tornare all’amore incondizionato di fine marzo e della promozione, lo si capirà presto. Nelle intenzioni iniziali, quelle che hanno preceduto quella famosa cena, il Cesena ha sempre avuto in testa il Toscano-ter, il cui contratto, con la promozione, si è automaticamente allungato dal 30 giugno 2024 al 30 giugno 2025. Dal canto suo, Toscano ha sempre avuto la volontà di restare (e l’ha ancora). Il Cesena era anche pronto ad inserire nel contratto una clausola che prevedesse il prolungamento al 2026 in caso di salvezza nella prossima stagione in B. Invece ultimamente qualcosa è cambiato: Toscano si è messo nelle mani della G.E.V. Sport&management, agenzia di procuratori che fa capo all’agente Pisacane, per provare a forzare la situazione. Il Cesena (sia la proprietà che Artico) hanno letto nelle forzature dell’entourage di Toscano una sorta di volontà di dettare le condizioni. E la trattativa, anche in attesa che al di là dell’Oceano la proprietà del Cesena e Melby sistemino le questioni legate alle quote sociali, è stata congelata.

La resa dei conti

Ieri, nel pomeriggio americano e quindi nella serata italiana, è andata in scena un’importante “call conference” tra la proprietà al completo e Fabio Artico. All’ordine del giorno c’erano tanti temi: strategie, obiettivi e budget. Fondamentali per capire come muoversi sia per la questione allenatore che per l’allestimento della squadra. Artico ha lasciato intendere che andranno presi 7/8 giocatori strutturati perché anche in questa stagione di B i centimetri e i chili hanno fatto la differenza (in particolare in attacco e in difesa). Forse già oggi il direttore dell’area tecnica, rientrato proprio ieri dopo una decina di giorni trascorsi tra Aosta e Torino (dove vive la madre), e Toscano si vedranno per approfondire il discorso. Se Toscano non andrà incontro al Cesena, accettando ciò che lui stesso aveva firmato 23 mesi fa (e magari aggiungendo un rinnovo in caso di salvezza in B) si arriverà allo strappo e al divorzio.

Il nuovo allenatore

Un divorzio che naturalmente sarà seguito dalla caccia al nuovo allenatore. L’identikit dell’ eventuale sostituto di Toscano? Un profilo abbastanza esperto, che conosce la B e che si affida alla difesa a tre, in modo da non stravolgere troppo l’attuale rosa. In pole position ci sarebbe Andrea Sottil, ex difensore dell’Udinese che proprio a Udine ha lavorato (in Serie A) nell’ultimo biennio conquistando un ottimo 12° posto nella scorsa stagione prima di essere esonerato lo scorso 24 ottobre 2023 dopo una falsa partenza. Dal 2020, dopo aver salvato il Pescara ai playout da subentrato, Sottil ha sempre vestito i colori bianconeri facendosi apprezzare soprattutto ad Ascoli, dove ha prima salvato la squada da subentrato nel 2020-2021 e poi ha trascinato il Picchio fino al 6° posto l’anno successivo, uscendo al primo turno dei playoff contro il Benevento. Sottil (che a fine stagione si svincola) conosce molto bene Artico: entrambi sono nati a Venaria Reale ed hanno lavorato insieme due volte, prima ad Alessandria da calciatori (2009-2010) e poi a Cuneo in C2 (2013-2014), quando Sottil era alla terza stagione da allenatore e Artico alla prima esperienza da direttore sportivo del club piemontese. Le alternative oggi sono rappresentate dall’ex spallino Leonardo Semplici, che in B è una garanzia, e dal croato Ivan Javorcic, seguito anche un anno fa, ma al momento vice di Tudor alla Lazio, mentre Filippo Inzaghi è soltanto un sogno della proprietà.

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