Cesena, ok l’esterno è giusto: Ciervo dribbla, crea e segna

Tre gol nelle ultime 4 partite di campionato e un quarto sfiorato a Frosinone, quando la tavola era già apparecchiata e la partita ancora in bilico. Negli ultimi 25 giorni Riccardo Ciervo ha sfiorato il percorso netto e firmato il 75% delle reti realizzate dal Cesena in campionato, diventando curiosamente anche il capocannoniere della squadra, davanti alle punte titolari Shpendi e Blesa. Solo contro il Palermo l’esterno romano ha sparato a salve. Prima e dopo, invece, Ciervo ha sempre segnato. Il gol del provvisorio 0-1 al Penzo di Venezia, nel giorno dell’ultimo successo dei bianconeri; poi ha provato a riaprire la partita (ma era troppo tardi) a Frosinone con un gol di rapina da due passi, dopo aver sprecato una colossale chance per sbloccare il risultato al tramonto del primo tempo, quando ha centrato l’incredulo Palmisani da due passi sullo 0-0; infine ha inaugurato il derby contro la Reggiana, prima del black-out di 4 minuti che è costato il ribaltone e il ko del Cavalluccio.

Dopo il primo mese e mezzo di campionato, il 23enne prelevato in prestito dal Sassuolo è la nota più lieta di una squadra che aveva proprio bisogno di trovare un tesoro sulla fascia, a differenza di quanto (non) era accaduto un anno fa, quando gli esterni non riuscivano quasi mai a graffiare. Segna tanto, ma soprattutto dribbla più di ogni altro giocatore in B e crea occasioni anche per altri (se poi migliorasse nella rifinitura...).

Confronto

In appena tre giornate Ciervo (da solo) ha già eguagliato il numero di gol realizzati nello scorso campionato dai quinti di centrocampo. I quattro esterni schierati nel campionato 2024-2025 da Mignani avevano infatti prodotto complessivamente 3 gol. Il miglior marcatore era stato Manolo Adamo, a segno in due partite al Manuzzi: prima contro il Catanzaro, addirittura di testa su assist di Kargbo, e poi contro la Sampdoria, nella stessa porta sotto la curva Ferrovia, in occasione del rocambolesco 3-5 interno. Il terzo gol, sempre contro la Sampdoria, lo aveva realizzato Daniele Donnarumma nella partita di ritorno a Marassi, quando il Cesena riuscì a ribaltare i blucerchiati sfruttando un diagonale di Antonucci nel primo tempo e lo splendido destro “a giro” del mancino di Gragnano. Non erano mai entrati nel tabellino, invece, gli altri due esterni: Joseph Ceesay, che a destra si alternava con Adamo, e Raffaele Celia, a lungo sostituto di Donnarumma nel girone di ritorno, ma mai protagonista nell’area avversaria se non in Coppa Italia a Pisa.

Differenze

Quest’anno il Cavalluccio ha un parco esterni più folto, visto che Mignani ha cinque pedine da utilizzare: i titolari Ciervo e Frabotta oltre ai confermati Adamo e Celia, senza dimenticare il classe 2006 Magni, subentrato nelle ultime due partite contro Frosinone e Reggiana. Al momento ha segnato solo Ciervo, ma le soluzioni non mancano e sono più variegate rispetto ad un anno fa, soprattutto “dentro” al campo, visto che spesso il tecnico bianconero ha utilizzato un esterno a piede invertito: il piano iniziale dell’estate era proporre Ciervo a sinistra, che è invece “emigrato” subito a destra dopo l’arrivo di Frabotta. Quest’ultimo, dopo una buona partenza, è finito ai margini negli ultimi 25 giorni a causa di un problema fisico: l’ex juventino ha saltato Venezia e Palermo, è rientrato nel finale a Frosinone ed è rimasto per 90 minuti in panchina contro la Reggiana, quando nel secondo tempo si è rivisto Celia, che nel mese precedente era entrato solo a Venezia, dopo i due scampoli iniziali contro Pescara e Virtus Entella.

Con Ciervo capocannoniere, il prossimo obiettivo è allargare il numero di marcatori, perché il 3-5-2 di Mignani ha bisogno di alternative in tutte le zone del campo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui