Cesena, da una pausa all’altra 12 punti su 15 e 3 soli gol subiti

Nel giro di una settimana, tra Bari in trasferta e Avellino in casa, il Cesena ha sperimentato due tipi di spartito completamente diversi. Nella prima gara del mese di novembre, al San Nicola, i bianconeri hanno sfiorato il 70 per cento di possesso palla, dominando per 80 minuti, ma non riuscendo (per la prima volta quest’anno) a trovare la via del gol pur avendo avuto a disposizione tante chance. Domenica al Manuzzi, invece, il copione della partita si è ribaltato: la palla l’hanno tenuta di più gli altri (64% per gli irpini), mentre i gol li ha segnati il Cesena, che ha vinto per la prima volta una partita in B con 3 gol di scarto e colpito sempre al momento giusto, chiudendo per la prima volta la propria porta all’Orogel Stadium. Cesena-Avellino è stata innanzitutto una lezione di cinismo e di pragmatismo, ma anche una partita nella quale la squadra di Mignani ha dimostrato di sapersi difendere con ordine, senza mai perdere il proprio equilibrio, e di essere letale quando il campo si apre, tutte qualità che hanno permesso al Cavalluccio di guadagnare la terza pausa della stagione addirittura sul podio.

Tripletta

L’uomo-copertina di domenica è stato Riccardo Ciervo, la cui partita ha ricalcato quella della squadra: complicata nel primo quarto del pomeriggio e poi semplicemente perfetta. L’esterno di Latina è salito a 4 gol in 12 giornate, ha frantumato i propri record e raggiunto il palermitano Pierozzi, autore dello stesso numero di reti e, fino alla scorsa giornata, miglior marcatore del campionato da quinto di centrocampo. A mettere il fiocco sulla partita sono state invece le punte. Era dalla 1a giornata, in occasione della mattanza di Pescara, che Cristian Shpendi e Jalen Blesa non entravano insieme nel tabellino dei marcatori. Il centravanti italo-albanese, tra la seconda e la terza pausa della stagione, ha ritrovato il sorriso dopo i primi due mesi a corrente alternata in zona-gol: nelle ultime 4 giornate, infatti, ha segnato 3 reti, mancando il bersaglio grosso solo a Bari. Un anno fa aveva fatto ancora meglio, con 4 gol nello stesso lasso di tempo, ma poi si fermò per motivi diversi nel mese di dicembre. Blesa, invece, era rimasto a secco nelle 6 gare precedenti e non segnava addirittura da Cesena-Palermo, quando gonfiò porta e palloncino nel primo tempo.

Rendimento

Nelle ultime 5 giornate il Cesena ha conquistato 12 punti, vincendo 4 partite e perdendo a Bari. Solo la nuova capolista Monza, che ospiterà la squadra di Mignani dopo la sosta, ha fatto meglio centrando l’en plein (15 punti).

Un dato che spicca e che merita una riflessione soprattutto dopo il primo clean sheet casalingo della stagione riguarda i gol incassati. Alla seconda pausa il Cavalluccio era andato con 10 gol al passivo subiti nelle prime 7 giornate per una media di 1,42 reti ogni 90 minuti. Nelle ultime 5 partite, invece, Klinsmann ha incassato appena tre gol e la media è scesa drasticamente (0,6 a partita). Non solo: anche sull’altro lato del campo il Cesena ha migliorato la propria media. Nelle prime 7 giornate i bianconeri avevano segnato 11 gol (1,57 a gara), mentre dallo Spezia all’Avellino le reti all’attivo sono state 8 (1,6 a partita). E, dopo il tris rifilato agli irpini, il Cavalluccio è riuscito a risalire la corrente: oggi solo tre squadre (Frosinone, Modena e Venezia) hanno realizzato più gol della Romagna bianconera. Mica male per una squadra che deve ancora “scoprire” il 50 per cento del proprio attacco.

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