Cesena, compattare l’ambiente il primo punto in agenda del nuovo direttore sportivo

E’ cominciata ieri una settimana cruciale per il futuro del Cesena. Le lunghe, laboriose ed estenuanti consultazioni che da ormai un mese uniscono Romagna e Stati Uniti porteranno alla tanto attesa fumata bianca tra mercoledì e venerdì, le due giornate cerchiate sul calendario per la definizione e l’annuncio del nuovo direttore sportivo, che prenderà il posto di Artico.
Nuovo rinvio
L’ulteriore rinvio di un giorno è il chiaro segnale della confusione che regna nel triangolo Cesena-dintorni di Los Angeles-dintorni di New York. I fratelli John e Michael Aiello, Anthony Scotto, l’azionista di maggioranza Mike Melby e il direttore generale Corrado Di Taranto, comunque, hanno deciso che si collegheranno in videoconferenza oggi. Non ci sarà fumata bianca ma solo discussione. In un conclave che si rispetti, l’Habemus Papam non arriva mai il primo giorno. La scelta avverrà quasi certamente domani, con l’ufficializzazione che potrebbe arrivare solo venerdì visto che la giornata di giovedì sarà dedicata alla presentazione (al mattino) e alla partenza (nel pomeriggio) della nuova campagna abbonamenti per la prossima stagione.
Sopra tutto c’è solo il Cesena
Ciò che, guardando da fuori, fa dispiacere e al tempo stesso fa arrabbiare è che dietro questa scelta pare esserci altro. Il dopo Artico dovrebbe essere una decisione da prendere pensando solo e soltanto al bene del Cesena e invece sta diventando un castello sopra cui mettere il proprio... cappello. Melby (e Klinsmann) che strizzano l’occhio a Rinaudo, gli Aiello e Scotto che sarebbero ben felici di riprendere Stefanelli, Di Taranto che vuole a tutti i costi ricomporre il tandem con Fusco (e dire che a Ferrara, in Serie C, i risultati sportivi della coppia furono pessimi, come testimoniato dal -47 dal Cesena di Artico e Toscano). Nessuno che stia davvero pensando a ciò che serve per davvero: un direttore sportivo che sappia ricostruire, ringiovanire e che sia più vicino di quanto lo sia stato Artico all’idea di ciò che è il calcio a Cesena.
Gli schieramenti sono talmente chiari da risultare estremamente confusi. Perché se la scelta deve essere fatta all’unanimità, si rischia di perdere altro preziosissimo tempo. Quindi nella scelta finale sarà indispensabile mettere da parte qualsiasi tipo di personalismo. E una volta fatta la scelta, si spinga tutti forte in una direzione, gestendo ancora la società con l’impegno e l’attenzione che la proprietà ha mostrato finora.
Anche uno scouting
Oltre al direttore sportivo, il Cesena sta cercando di definire un altro arrivo nell’area tecnica. Dopo essersi separato anche da Milanetto, braccio destro di Artico nell’ultimo biennio, il club intende prendere un nuovo capo-scouting. A differenza di un anno fa, invece, non si tocca l’allenatore. Sulla panchina del Cesena resterà Michele Mignani. Anche il tecnico, attualmente in vacanza, sta aspettando il nome del nuovo direttore sportivo con il quale dovrà costruire la nuova versione del Cavalluccio, che prenderà parte alla Serie B 2025-2026 con un budget più basso. A questo proposito, va fatta una riflessione: l’obiettivo della proprietà non è abbassare il tiro o indebolire la rosa, ma evitare spese inutili (o folli) che hanno pesato nel bilancio dell’ultima stagione. Per questo il nuovo direttore sportivo dovrà saper pescare anche in Serie C e anche tra i giovani per rinverdire la tradizione di ciò che significa “essere Cesena”.
Allenatori giovanili
Allargando il discorso al settore giovanile, Roberto Colacone ha il contratto per un’altra stagione, che al momento non gli sarà prolungato. A breve dovrebbe sciogliere i dubbi e decidere se restare. Nel caso, è possibile che prenda la decisione (che sarebbe sorprendente) di confermare tutti gli allenatori dell’ultima stagione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA