Cesena: Antonucci, Berti e due punte? Difficile vederli insieme dall’inizio

Mentre Antonucci devastava la difesa del Mantova e disegnava calcio con i suoi pennelli, Berti si gustava lo spettacolo seduto in panchina dopo il recupero-lampo. La tremenda entrata di Caldara non ha fatto particolari danni alle articolazioni del trequartista di Calisese e quindi Mignani si trova ora a dover gestire il traffico in prima linea, dove Shpendi e Kargbo non si possono ovviamente toccare, trattandosi dei due migliori marcatori del Cesena. Alla luce di cotanta abbondanza, una domanda sorge spontanea: l’allenatore del Cavalluccio potrebbe schierare insieme i quattro tenori? Da un punto di vista squisitamente tecnico sarebbe una soluzione intrigante e che eleverebbe il tasso tecnico (già molto alto) della squadra, ma dentro a un undici ci sono anche altri fattori da considerare, a cominciare dall’equilibrio. Ecco, con questi quattro giocatori tutti insieme dal primo minuto, il Cesena non sarebbe una squadra equilibrata, almeno con questo modulo, perché risulterebbe impensabile “abbassare” Berti al fianco di uno tra Calò e Bastoni per poi affidarsi ad Antonucci, Kargbo e Shpendi davanti. L’unica soluzione possibile sarebbe il passaggio a un 3-5-2 puro, ma anche in questo caso le due mezzali (Berti e Antonucci) sarebbero molto più portate ad attaccare e servirebbe un mediano basso a fungere quasi da difensore centrale. Il 14 e il 23, dunque, potrebbero vedersi insieme dalla palla al centro solo senza una delle due punte o, eventualmente, a gara in corso qualora il Cesena fosse chiamato a recuperare. Di sicuro, oggi non ha senso cambiare modulo e quindi Mignani si affiderà alle solite rotazioni, che per ora hanno sempre funzionato, anche perchè non si gioca più in 11 ma in 16. l.a.m.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui