Cesena, a centrocampo la coperta di Mignani è sempre più corta

Nel giro di una settimana la coperta del Cesena si è improvvisamente accorciata. Emergenza è una parola forte e che non era mai entrata nello spogliatoio di Michele Mignani, ma a cavallo di Natale, prima contro la Juve Stabia sabato scorso e poi a Catanzaro sabato prossimo (aperta la prevendita per il settore ospiti che si chiuderà venerdì alle 19, biglietto unico a 17,50 euro), il tecnico ligure ha avuto e avrà diversi problemi di formazione da risolvere. Dentro a una stagione che al momento non è stata minimamente condizionata dagli infortuni muscolari (solo Frabotta ha saltato tre partite tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, mentre la pubalgia di Bisoli è un’infiammazione “impronosticabile” e non calcolabile) e neppure traumatici, grazie anche allo splendido lavoro del preparatore atletico Giorgio D’Urbano e dei suoi collaboratori, la situazione si è improvvisamente complicata nell’ultima settimana di lavoro del 2025.

Uomini contati

Sabato a Catanzaro (dove arbitrerà Valerio Crezzini di Siena) non ci saranno per squalifica Manolo Adamo e Simone Bastoni, tecnicamente due giocatori “non titolari”, ma che Mignani ha sempre schierato: Adamo ha saltato solo la gara casalinga contro la Virtus Entella del 30 agosto, che ha seguito per intero dalla panchina, mentre Bastoni è sempre sceso in campo quando è stato disponibile ed ha saltato solo le due trasferte sui campi di Spezia e Sudtirol per squalifica dopo il rosso preso contro la Reggiana. Al netto del minutaggio, la coperta del Cesena a centrocampo si accorcia notevolmente, anche perché Adamo finora ha ricoperto tre ruoli: esterno destro, esterno sinistro e mezzala. Senza di lui Mignani perde il vice Ciervo/Frabotta e potenzialmente anche un cambio per Berti e Francesconi, spesso sostituiti proprio da Bastoni. Dando per scontato il pieno recupero di Frabotta, obbligato a dare forfait contro la Juve Stabia per colpa di un forte attacco influenzale e tornato già in pista, sabato al Ceravolo non ci sono grandi possibilità di manovra: sugli esterni tocca a Ciervo e all’ex juventino, mentre a centrocampo ci saranno i “soliti” Francesconi e Berti, titolari inamovibili.

Da Castagnetti a Bisoli

La distorsione alla caviglia che lo ha obbligato a uscire anticipatamente dal campo sabato scorso contro la Juve Stabia ha complicato l’ultima settimana di lavoro di Michele Castagnetti, che sabato prossimo rischia di non festeggiare il 36° compleanno al Ceravolo ma a casa davanti alla tv. Pur senza lesioni, l’arto infortunato provoca ancora dolore al regista e il recupero appare molto difficile. Se l’ex Cremonese non dovesse recuperare, Mignani sarebbe obbligato a fare i conti per la prima volta con l’assenza del proprio faro in regia, che è sempre stato utilizzato da quando è stato acquistato alla fine del mercato estivo. Contro Pescara ed Entella, nelle prime due giornate di campionato, il tecnico bianconero utilizzò Berti in regia, mentre stavolta dovrebbe toccare a Francesconi, con l’inserimento di Dimitri Bisoli, che non gioca una gara da titolare da ben tre mesi (30 settembre a Frosinone). Nel mazzo ci sarebbero anche Tommaso Arrigoni e Filippo Bertaccini, uniche alternative da proporre a partita in corso.

Torna Ciofi

La buona notizia riguarda invece la difesa, dove capitan Andrea Ciofi si candida a tornare dal primo minuto dopo essere stato confinato inizialmente in panchina da Mignani per motivi precauzionali contro la Juve Stabia. Nelle ultime due partite, però, sono arrivate due grandi risposte da Peter Amoran e Matteo Guidi: il primo ha debuttato contro il Mantova, il secondo è stato schierato per la prima volta da titolare contro le Vespe ed ha superato l’esame a pieni voti.

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