Calcio Primavera, Cesena già retrocesso, ma continua a fare giocare ragazzi di proprietà di altri club

Trovandosi di fronte prima e ultima non poteva andare diversamente, con la capolista Lecce, con soli stranieri in campo (mah…) e all’ottava vittoria consecutiva, che sbrana 6-1 il fanalino di coda Cesena, alla 14ª sconfitta nelle ultime 15 giornate (in mezzo un pareggio con l’Inter).
Ancor più del risultato e del fatto che la squadra di Ceccarelli continua da inizio stagione a sciogliersi e ad uscire dalla partita al primo evento negativo, ciò che stride è altro: è il fatto che il Cesena continui, pur essendo già retrocesso, a far giocare ragazzi di proprietà di altri club (Elefante, Lilli, Denes, Bifini e Milli, autore del bellissimo gol della bandiera, che è… del Lecce) anziché i propri giovani del 2005, tradendo così quello che è lo scopo di un settore giovanile.
Sarebbe quindi ora che si iniziassero a far giocare quei ragazzi del 2005 che dovranno essere protagonisti nella prossima stagione in Primavera 2. Testare e far maturare un po’ di esperienza anche ad Amadori (che sarà difficile da domare, ma che è attaccante con colpi importanti), Campedelli, Castorri, Coveri, Giovannini e Rossi, oltre ai più utilizzati Galassi, Manetti, Ghinelli e Guidi, deve essere il dogma di questo finale di stagione: perché sono di proprietà e perché tengono alla maglia. E non si venga a dire che portarli in Primavera va a impoverire la Under 18… il compito di un vivaio è quello di far crescere giocatori per vedere se possono arrivare in prima squadra e non (solo) vincere partite. Bisogna che il settore giovanile torni a lavorare da settore giovanile, cosa che quest’anno non è stata fatta e che, inevitabilmente, porterà a una rivoluzione estiva. E non sarebbe male se venisse di nuovo istituita la figura del presidente del settore giovanile, uno che tenga la barra dritta ogni giorno e che risolva problemi sul nascere senza farli incancrenire.