Calcio, Cesena-Torino 0-0: 50 anni fa la prima storica gara dei bianconeri in Serie A

Il cielo nero e l’acqua che veniva giù quel 7 ottobre 1973 ancora se li ricordano i tifosi bianconeri che oggi, a distanza di mezzo secolo, hanno i capelli bianchi. Quel giorno il Cesena disputava la sua prima gara in Serie A contro il Torino in una Fiorita coperta di ombrelli che in estate, dopo la storica promozione, aveva visto quasi triplicare la propria capienza. Le condizioni meteo, tuttavia, impedirono di fare il “pienone” e gli spettatori (paganti più abbonati) si fermarono a poco più di sedicimila. In un’epoca in cui non esisteva una vera divisione dei settori tra locali e ospiti, un gruppo di ultras granata, con tanto di tamburi e striscioni, si sistemò nel Curvone non ancora casa delle Brigate Bianconere, che nasceranno l’anno seguente.

Fischio di inizio
Si gioca la 1ª giornata di campionato con 16 squadre al via, la Juventus è campione d’Italia in carica, Cesena, Genoa e Foggia sono le neopromosse. È la stagione che porterà ai Mondiali di Germania 1974. I romagnoli sono indicati da molti addetti ai lavori come “pretendenti” alla B, tanto più che le precedenti tre matricole assolute erano retrocesse alla loro prima esperienza in A (Pisa 1968-’69, Catanzaro 1971-’72 e Ternana 1972-’73). Il fischio d’inizio di Cesena-Torino è fissato alle ore 15 e per quell’evento speciale è previsto che il pallone sia fatto scendere dal cielo tra le mani di un paracadutista. La pioggia incessante rende impossibile la spettacolare scena. La prima storica formazione del Cesena in serie A, allenata da Eugenio Bersellini, è composta da Mantovani, Ceccarelli, Ammoniaci, Festa, Zaniboni, Cera, Orlandi, Brignani, Braida, Savoldi II, Toschi. Tre i ragazzi cresciuti nel settore giovanile: Ceccarelli, Ammoniaci e Orlandi. Ai quali nel corso della stagione si aggiungerà Catania.
Debutto bagnato, debutto fortunato
Per la cronaca, sin dalle prime battute il Cesena non mostra alcun timore reverenziale e dopo pochi minuti l’ex Toschi si vede negare, da un salvataggio sulla linea, quello che poteva essere il primo gol del Cesena in A (bisognerà attendere la 3ª giornata contro il Verona e porterà la firma dello stesso Toschi). L’iniziativa è nelle mani dei romagnoli, ma il meritato vantaggio non si concretizza. Nella ripresa i bianconeri rientrano in campo dopo avere cambiato la tradizionale maglia bianca con bordi neri zuppa d’acqua, sostituita da una tutta bianca. Cambia anche il gioco e la spinta offensiva del Cesena si affievolisce, complice il terreno ridotto a un acquitrino. La squadra di Bersellini rimane prudente sino al termine con il risultato inchiodato sullo 0-0. Come esordio può considerarsi soddisfacente. Debutto bagnato, debutto fortunato. Se il buongiorno (non meteorologico) si vede dal mattino, le prospettive sono delle migliori. La buona prestazione contro il Toro è il primo segnale che i bianconeri non hanno alcuna intenzione di recitare il ruolo della vittima predestinata. Infatti il Cesena si salverà con una giornata di anticipo, a differenza di Genoa e Foggia ritornate subito tra i cadetti.
Dal Toro al Toro
Quello del 1973-’74 fu il primo dei 13 campionati di A disputati dal Cavalluccio nella sua storia che, per ora, è ferma al 31 maggio 2015 quando i bianconeri giocarono la loro ultima gara nella massima serie contro lo stesso Torino. A differenza dell’esordio “piovoso”, peggiore congedo non poteva esserci per la squadra di Mimmo Di Carlo travolta 5-0 in casa dei granata.