Calcio C, Silvestri: gol e difesa al servizio del Cesena

C’è una corrente di pensiero che da febbraio, dopo la chiusura del mercato di riparazione, è entrata prepotentemente di moda sulle gradinate del Manuzzi. Per quanto possa trattarsi di un giudizio soggettivo e non determinante ai fini della classifica, la domanda che rimbalza da qualche mese a questa parte all’Orogel Stadium è la seguente: ma il Cesena ha mai avuto una difesa così forte come in questo girone di ritorno? E’ immaginabile che almeno una volta negli ultimi tre mesi se lo siano chiesto tutti, specialmente dopo il cambio vincente di gennaio: fuori Ivan Kontek, ceduto in prestito al Foggia, dentro Luigi Silvestri, acquistato dal Siena. Il clamoroso impatto avuto dal centrale di Palermo ha elevato la difesa di Toscano a livelli ancora più alti e non è un caso che, al netto del lungo romanzo scritto da settembre sulla gestione e sulla scelta dei portieri, il Cavalluccio abbia preso meno gol di tutti, anche di chi ha già vinto il campionato come la Reggiana. Con il confermato Ciofi che ogni anno continua a lievitare, con un mancino solido e affidabile come Mercadante, con un jolly multitasking come Celiento e naturalmente con il totem Prestia a fare ombra a mezzo Manuzzi, l’arrivo di Silvestri ha completato un reparto che sfiora la perfezione e per il quale non c’è stato neppure bisogno di sostituire l’infortunato Coccolo.

Porta chiusa

Escludendo un fuori categoria come Davide Di Gennaro, rilanciato dal Cesena due anni fa dopo quasi un anno di inattività, dal fallimento a oggi nessun acquisto di gennaio ha lontanamente solo sfiorato l’alto rendimento di Silvestri, il difensore giusto al posto giusto. Arrivato a metà gennaio e rovesciato in campo da Toscano nell’ultima mezz’ora di Cesena- Fermana, il cugino di Prestia si è subito sintonizzato sulle frequenze dei compagni e anche dell’allenatore, essendo perfettamente tarato per il modo di giocare aggressivo richiesto dal tecnico calabrese. Poi naturalmente ci sono i numeri, che diventano la cartina di tornasole di questo azzeccatissimo acquisto scelto dal direttore sportivo Stefanelli. Dal debutto del 22 gennaio (curiosamente giorno del suo 30° compleanno), Silvestri ha saltato solo due gare: una per turnover e una per squalifica. Entrando nello specifico, si tratta di Cesena-Montevarchi 2-2 e di Cesena-Lucchese 1-1, cioè due delle quattro partite “bucate” che non hanno permesso al Cavalluccio di raggiungere la Reggiana in classifica. Dal debutto a oggi, con Silvestri in campo il Cesena ha incassato solo 6 gol in 13 partite, mantenendo chiusa la porta in 9 occasioni. Di quei gol, solo 4 (i due ininfluenti di Imola e i due contro la Reggiana) sono stati incassati su azione, mentre Di Stefano a Gubbio e Calamai e Montevarchi hanno segnato sugli sviluppi di un corner e direttamente da calcio di punizione.

Come una punta

Ma Silvestri si è dato da fare anche nell’altra area, quella che solitamente dista una sessantina di metri dalle sue mattonelle abituali. Con 4 gol realizzati nel ritorno, il numero 28 è il terzo miglior marcatore del 2023 (assieme a Bumbu) dietro a Stiven Shpendi e a Simone Corazza, cioè i due indiscussi attaccanti titolari del Cesena: un gol contro il “suo” Siena, un altro contro l’Entella, il punto esclamativo finale contro il San Donato Tavarnelle e un’altra rete decisiva sabato contro la Vis Pesaro. Negli ultimi anni, tra B e C, nessun difensore centrale aveva segnato così tanto: i più prolifici (Tonucci nel 2012-2013, Ligi nel 2016-2017 e Scognamiglio un anno dopo) si erano fermati a 3. Domenica ad Alessandria, in caso di gol, Silvestri potrà raggiungere Damiano Cesari, il difensore centrale più prolifico degli ultimi 20 anni con 5 centri realizzati nella stagione 2002-2003.

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