Calcio C, Saber vuole sfatare col Cesena la maledizione play-off

Questa è la storia di una maledizione cominciata sei anni fa con un unico attore protagonista: Saber Hraiech. Il 14 maggio 2017, quando indossava la maglia del Piacenza, il centrocampista di Mazara del Vallo disputò la sua prima partita in carriera in un play-off di Serie C. Da quel giorno Saber non hai mai saltato un’edizione degli spareggi, partecipandovi sempre e ininterrottamente dal 2019 ad oggi e prendendosi una pausa solo nel 2018 per un semplice motivo: il suo Carpi era al piano superiore, in Serie B. Da quando il numero 8 del Cesena gioca in Lega Pro ha sempre concluso la propria stagione… in ritardo, con l’appendice degli spareggi, senza mai riuscire ad essere promosso in B. Anzi, Saber detiene un record: nelle cinque edizioni a cui ha partecipato con le maglie di Piacenza, Imolese, Carpi e Padova (due volte), è stato eliminato praticamente in tutti i turni. Una vera e propria maledizione che proverà a cancellare col Cesena.

Da Piacenza a Imola

Il centrocampista ha disputato la bellezza di 18 partite di play-off in carriera, debuttando sei anni fa al primo turno a eliminazione diretta: il suo Piacenza, sesto in classifica dopo la stagione regolare nel Girone A, eliminò il Como di un giovanissimo Matteo Pessina grazie alle reti di Sciacca e Franchi (2-1) e si qualificò agli ottavi. Il derby emiliano contro il Parma terminò senza reti al Garilli, con Saber in campo per 90 minuti, e 2-0 per i ducali al Tardini, un risultato che fece calare il sipario sulla stagione del Piacenza. Decisamente più dolorosa fu la partecipazione al playoff del 2019: dopo l’esperienza in B al Carpi, il centrocampista italo-tunisino si trasferisce all’Imolese di Dionisi, che chiude al terzo posto la stagione regolare. Il debutto nei playoff (che mettevano in palio una promozione in più di oggi) è trionfale: doppio 3-1 contro l'ambizioso Monza di Silvio Berlusconi e qualificazione alle semifinali, dove Saber trova proprio il “suo” Piacenza. Dall’altra parte della barricata, al centrocampista rossoblù va malissimo: salta l’andata per squalifica (0-2 per il Piacenza al Galli) e gioca 57 minuti al Garilli, in una partita vinta 2-1 dall’Imolese, che va a un passo dalla qualificazione alla finale nel punto più alto della propria storia.

Dal lockdown ai rigori

Nell’estate 2019, smaltita la delusione di Imola, il jolly del Cesena torna al Carpi, dove trova l’attuale direttore sportivo bianconero Stefano Stefanelli e nell’estate 2020 gioca nuovamente i play-off per la B dopo la sospensione per Covid e il lockdown. Il suo Carpi parte dal terzo posto ottenuto prima dell’interruzione ed entra in gioco agli ottavi, questa volta a eliminazione diretta: al Cabassi basta un pareggio per passare il turno e il pareggio (2-2) arriva contro l’Alessandria di Giuseppe Prestia e Riccardo Chiarello, che si prenderanno poi una succosa rivincita l’anno successivo. Dopo aver perso agli ottavi e in semifinale, questa volta diventano fatali i quarti: il 13 luglio 2020 ci pensa il futuro bianconero Mattia Bortolussi con il suo Novara ad espugnare il Cabassi (1-2) e a eliminare Saber, che qualche mese dopo passa al Padova. E nel biennio con la maglia biancoscudata arrivano le delusioni più grandi. In entrambi i casi, infatti, il Padova chiude al secondo posto, addirittura per colpa della differenza reti nel 2021, con il Perugia in B. I playoff cominciano ai quarti contro il Renate e il pass per le semifinali arriva con il brivido: 1-3 in trasferta e stesso risultato in casa, con gol-qualificazione di Ronaldo allo scadere. In semifinale il Padova di Saber elimina l’Avellino (1-1 all’Euganeo e 0-1 al Partenio) e poi si trova davanti l’Alessandria di Prestia, Chiarello e Mustacchio, che vince la doppia sfida ai rigori, tornando in B dopo 58 anni. Copione praticamente identico un anno fa: Padova secondo e vittorioso prima ai quarti (doppio 1-0 contro la Juventus Under 23) e poi in semifinale (0-0 e 2-1 contro il Catanzaro) prima della doppia sconfitta contro il Palermo di Ciccio De Rose. Tra un mese, con la maglia del Cesena, Saber proverà a sfatare un tabù che dura da troppo tempo.

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