Calcio C play-out, Triplo capo d'accusa per l'Imolese: venerdì udienza davanti al Tribunale Nazionale Federale

Da quando l’arbitro Zanotti di Rimini ha fischiato la fine della partita di Reggio Emilia, il centravanti dell’Imolese è diventato Francesco Coppa. Non solo perché è rimasto come presidente l’unico volto spendibile e credibile di questa società ma soprattutto perché attraverso il proprio studio legale ha difeso e difenderà l’Imolese davanti alla Procura Federale, con il primo round fissato per venerdì. Tra pochi giorni l’Imolese dovrà difendersi da un deferimento che col passare delle ore è diventato multiplo e che ora comprende 3 capi di imputazione. Il primo è quello relativo al mancato pagamento dell’Irpef del bimestre gennaio-febbraio: per la Procura Federale l’Imolese avrebbe dovuto saldare l’intero importo della rateizzazione entro il 16 marzo, questo perché, in seguito al -2 per il mancato versamento delle rate del periodo gennaio-agosto 2022 (versamento effettuato con due giorni di ritardo, il 31 dicembre anziché il 29, che però per la Figc equivale a versamento non effettuato) è decaduta la possibilità di accedere al decreto “salva calcio”. A questo, notizia di ieri, sono stati aggiunti altri due capi di imputazione: uno è legato ad un errore (e verrebbe da dire ci risiamo, essendoci stato già un precedente) nella compilazione degli F24 dei calciatori dell’Imolese e l’altro riguarda un aspetto legato ad un problema di mancata rateizzazione con l’Inps. Il capo d’accusa più importante è il primo ed è legato a doppio filo al ricorso fatto dalla Procura Federale contro il -2 e 8.000 euro d’ammenda inflitti all’Imolese il 6 aprile dal Tribunale Nazionale Federale. L’accusa, guidata dal procuratore Scarpa, vorrebbe la penalizzazione di 4 punti e l’udienza è stata fissata per il 15 maggio. In tale sede l’Imolese ribadirà come il pagamento ritardato di due giorni rientri nella tolleranza di 5 giorni che l’Agenzia delle Entrate concede anche in caso di provvedimenti speciali come il “salva calcio” e, nel caso di accoglimento della propria tesi difensiva, chiederà la revoca del -2 in classifica. Una revoca che, a quel punto, cambierebbe le carte in tavola, visto che se succedesse questo l’Imolese potrebbe chiedere il patteggiamento per i tre capi di imputazione in discussione venerdì 28 aprile con la possibilità quindi di “limitare i danni” e non rischiare di scivolare a 9 o più punti di distacco dalla Vis Pesaro, che significherebbe retrocessione senza passare dai play-out. Per questo, all’Imolese servirebbe che l’udienza in calendario per venerdì venisse calendarizzata a dopo quella del 15 maggio. Senza poi dimenticare che c’è sempre in ballo la “questione Coaps” che prima o poi potrebbe presentare il conto all’Imolese che non può far altro che sperare che, prima dei gol di Simeri sul campo, arrivino quelli dello studio legale di Francesco Coppa nelle aule romane.