Calcio C, Patrignani ammette: "Ci sono trattative per il Cesena"

Dopo aver introdotto con parole dolci come carezze l’accordo con la Plt («quando tre anni fa siamo ripartiti da zero è stato anche grazie a loro se siamo riusciti a vincere al primo tentativo un campionato importante come la Serie D») e dopo essersi data un’altra mezza coltellata («faccio ancora fatica a dormire la notte ripensando alla mazzata ricevuta ai play-off contro il Matelica»), Corrado Augusto Patrignani nel finale di conferenza stampa è “costretto” ad affrontare il tema del momento. Quindi un Cesena Fc sul mercato dopo il via libera di lunedì dell’assemblea dei soci: «Abbiamo sempre dichiarato di essere dei traghettatori, quindi siamo stati sempre pronti a trattare. Siamo i primi a dire che servirebbero più risorse, però noi abbiamo un budget di 4,5 milioni di euro l’anno».

I 4 milioni e mezzo di euro sono i costi di gestione perché il budget riferito alla prima squadra è di 1,6 milioni di euro lordi...

«Però noi abbiamo le strutture e un settore giovanile importante e abbiamo uno stadio che costa: ogni volta che lo apriamo spendiamo tra i 20 e i 25mila euro. Noi i soldi veri li abbiamo messi in questi anni: tra i soci c’è chi ha tirato fuori 50mila euro in un anno e nella scorsa stagione siamo arrivati in totale a tirare fuori dalle nostre tasche un milione. Comunque, se un imprenditore serio e non un bandito arriva, ci dimostra di avere le possibilità economiche per fare meglio di noi, il Cesena lo cediamo. Deve comunque garantirci di poter investire 3/4 milioni a stagione».

Però tra il milione che mettete voi e i 3/4 che chiede di mettere a un eventuale acquirente c’è una bella forbice.

«Ma noi abbiamo gli sponsor che ci danno una mano e che sono qui solo perché ci sono imprenditori che hanno relazioni con noi soci. La gente si fida di noi e non so quegli sponsor rimarrebbero in caso di un passaggio di quote».

Conferma che c’è una trattativa in corso?

«Abbiamo ricevuto manifestazioni di interesse e sì ci sono trattative in corso, però bisogna poi arrivare in porto e noi al momento non siamo ancora entrati nel vivo».

Voi state trattando la cessione del 35 per cento della società con una pianificazione già programmata che porti al passaggio dell’intero pacchetto in due o tre anni o siete disposti a cedere subito tutto?

«Noi siamo pronti anche a cedere subito il 100 per cento, ma vogliamo garanzie, la prima delle quali è legata all’affidabilità dell’advisor. Perché noi, dopo il fallimento, abbiamo promesso alla città che avremmo garantito un futuro al Cesena e, visto che io voglio continuare ad andare a prendere serenamente il caffè da Babbi, bisogna essere certi che chi arriva sia in grado di fare meglio di quanto fatto finora da noi. E noi, considerando gli ultimi due anni di Covid, non siamo andati malissimo. Però se arriva uno in grado di riportare il Cesena in Serie A, noi saremo ben felici di tornare a fare i tifosi».

Ha parlato di garanzie. Il Cesena Fc non ha un euro di debiti, per cui la garanzia numero uno l’avete già in mano: chi viene non può dire “io mi accollo i debiti e voi mi date la società a zero” ma deve essere disposto a pagare una cifra pattuita. Quindi è lì che potete pesare le persone e le loro intenzioni?

«Questo è vero, però oltre a pagare la società, noi vogliamo vedere un progetto serio e a lungo termine».

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