Calcio C, Michele Nardi: "Volevo solo il Cesena"

«Voglio solo il Cesena». Queste quattro parole Michele Nardi le ha ripetute spesso nelle ultime settimane al suo manager, che nel frattempo lo aggiornava sul borsino delle trattative, specialmente quando alla porta (del procuratore Benvenuti e non di Nardi…) bussavano società ambiziose e di prima fascia come Triestina e Pescara, tanto per fare due nomi di aspiranti pretendenti. Ma la risposta dell’esperto portiere di Santarcangelo non è mai cambiata: «Voglio solo il Cesena». Appunto. Ieri mattina, dopo l’intesa raggiunta martedì pomeriggio, Nardi ha regolarmente firmato un nuovo contratto annuale che lo lega al Cavalluccio fino al prossimo 30 giugno 2022. La porta del Cesena, dunque, ha lo stesso padrone dell’anno scorso.

Scelta di vita

Non è stata certamente una valutazione economica ad indirizzare Nardi verso il prolungamento tanto agognato, perché altrove avrebbe guadagnato di più, ma una scelta di vita e soprattutto una scelta di cuore oltre che tecnica. Sul tavolo del portiere, che domani spegnerà 35 candeline, c’erano essenzialmente due aspetti che lo indirizzavano ancora a Cesena: la voglia di non allontanarsi dalla famiglia, che risiede a Santarcangelo, e soprattutto la voglia di continuare a giocare… in una famiglia, cioè dentro lo spogliatoio del Cesena, del quale un anno fa è stato uno degli uomini più carismatici e “pesanti”, oltre che un telecronista aggiunto alla domenica durante le partite, con il microfono sempre acceso a comandare i compagni. Infine, ci sono anche le valutazioni tecniche, che lo stesso Nardi ha messo sulla bilancia: l’incastro con le richieste di Viali (che ha spinto fortemente per la conferma del portiere) hanno pesato tantissimo per un portiere abilissimo con i piedi e con una spiccata personalità, due requisiti mancati ai giovani predecessori nelle ultime stagioni.

Continuità

«E’ quello che volevo dal primo giorno e alla fine è andata come volevo – racconta Nardi dopo aver messo la firma sul contratto - la mia volontà l’ho sempre espressa ed era la stessa da parte di tutti. Trovare l’accordo vi assicuro che è stato molto meno complicato di quanto non sia sembrato da fuori. Dopo la fine della scorsa stagione c’eravamo già lasciati con una stretta di mano, pronti per ricominciare se ci fossero state le possibilità e le condizioni. Quindi, per quanto mi riguarda, è stato facile accordarsi».

Nardi prende fiato e poi ricomincia: «Io sono di Santarcangelo e giocare a Cesena è sempre stato il mio sogno fin da piccolo, quando passavo davanti allo stadio e vedevo le tribune del Manuzzi, che dall’anno prossimo mi auguro di trovare piene di tifosi perché è un’emozione che non sono ancora riuscito a provare. Al di là della famiglia e dei sogni, c’è anche un percorso tecnico: nell’ultima stagione mi sono trovato benissimo e anche per questo volevo continuare».

Dopo un anno molto positivo, come si ricomincia? «Non guardando più indietro, ma cominciando a pensare al futuro. Lo scorso anno siamo cresciuti e a un certo punto siamo andati sopra alle aspettative. Se vogliamo crescere a livello personale e anche di squadra, dovremo curare ancora di più i dettagli e cercare sempre il pelo nell’uovo, provando a limitare i difetti».

Nell’estate 2021, dunque, il Cesena andrà alla ricerca solo di un secondo portiere da affiancare a Nardi, che a sua volta garantirà continuità alla porta bianconera, che nell’ultimo decennio assomigliava a un porto di mare: dopo Antonioli, oggi preparatore di Nardi, solo un altro veterano come Agliardi e il figliol prodigo Ravaglia erano rimasti per almeno due stagioni consecutive.

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