Calcio C, la condizione e i numeri: Cesena al top per la Reggiana

In ordine sparso: 11 risultati utili consecutivi con 9 vittorie e 2 pareggi, percorso netto nelle ultime 4 giornate, miglior attacco e miglior difesa del campionato (46 gol fatti e 17 gol incassati proprio come la Reggiana), 19 punti conquistati nel 2023 con 7 partite (su 7) sbloccate per primi. Ma a spiegare l’impetuoso avvicinamento del Cesena alla partita più importante della stagione, in programma lunedì sera contro la Reggiana, non ci sono solo questi numeri. «Arriviamo al posticipo nelle migliori condizioni fisiche e mentali», ha sottolineato Mimmo Toscano domenica a Imola. Vero. E questo perché dopo il passaggio a vuoto contro la Lucchese dello scorso 30 novembre, giorno dell’ultima sconfitta in campionato del Cavalluccio, ha funzionato (quasi) tutto alla perfezione.

La gestione delle punte

Dopo aver sparato a salve al Porta Elisa in quello sciagurato turno infrasettimanale, il Cesena ha sempre segnato almeno un gol in tutte le partite per un totale di 26 reti in 11 giornate. Basta un rapido confronto per capire l’inversione di tendenza: nelle 16 partite precedenti, cioè da Cesena- Carrarese e Lucchese-Cesena, i bianconeri avevano segnato 20 gol. Da 1.25 reti a partita nella prima fase della stagione a 2.36 nella fase centrale il salto è davvero notevole, considerando che in cinque occasioni (Fermana, Siena, Virtus Entella, Ancona e Lucchese) i bianconeri erano rimasti all’asciutto, mentre a dicembre, gennaio e febbraio almeno un gol è sempre uscito sulla ruota di Cesena. Questo confortante dato statistico è corroborato dalla gestione degli attaccanti, che ha funzionato. A Toscano va dato un merito: aver sempre insistito su chi stava meglio e non essersi mai intestardito sul passato o sui curricula delle sue punte. Ha cominciato dai giocatori più in forma (i gemelli Shpendi) fregandosene della carta d’identità, poi ha puntato su King Udoh, determinante nelle prime settimane della stagione, quando Corazza non era ancora al top. Ad ottobre il Joker ha preso in mano il reparto e non è più uscito dalle rotazioni, mentre al suo fianco ha trovato spazio prima Ferrante, che ha ripagato la fiducia in termini di gol solo a dicembre, e poi Stiven Shpendi, esploso nel 2023.

Cooperativa e soluzioni

Nella lunga marcia verso la Reggiana, il Cesena ha perso due uomini per infortunio (Coccolo e Zecca), ma ha anche trovato due jolly preziosi, che sono immediatamente entrati negli ingranaggi della squadra: Luigi Silvestri è il difensore perfetto e non a caso, da quando ha debuttato (22 gennaio contro la Fermana) non è più uscito dal campo, mentre Mattia Mustacchio garantisce la copertura di entrambe le fasce, una qualità che nel parco esterni del Cesena può vantare solo Manolo Adamo, il giocatore più cresciuto (assieme a Stiven) rispetto al girone di andata. Tradotto: il Cesena ha perso due uomini, ma è come se ne avesse acquistati… il doppio. Ma il più grande merito di Toscano e della squadra, al netto della striscia positiva e dei numeri, riguarda proprio la condizione psico-fisica con cui il Cavalluccio si presenterà a questo snodo. Tutti i giocatori a disposizione sono saliti a temperatura, sia i potenziali titolari che i possibili sostituti. Esempi: con l’inserimento di Mustacchio, è uscito dai radar Calderoni, che però è subentrato a Pontedera e ha segnato. Stesso discorso per Bumbu, il centrocampista meno utilizzato, ma sempre bravo a farsi trovare pronto e anche a segnare, che al Galli ha allargato ulteriormente la cooperativa del gol (14 marcatori diversi). A Imola sono entrati bene anche Ferrante e soprattutto Chiarello, ovvero i due giocatori che numeri alla mano hanno prodotto di meno, ma che negli scampoli di gara provano a lasciare il segno. Perché da qui al 23 aprile, a cominciare da lunedì sera, ci sarà davvero bisogno di tutti.

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