Calcio C, in vantaggio e poi spreca: il brutto vizio del Cesena

Dentro a un viaggio piuttosto lungo e tortuoso, con poderose sgasate e qualche sbandata di troppo che ha irrimediabilmente complicato la classifica, il Cesena di Toscano ha sempre mantenuto una buona abitudine: passare in vantaggio per primo. Nelle 35 partite disputate finora, da Cesena-Carrarese del 4 settembre 2022 a Cesena-Lucchese di sabato scorso, il Cavalluccio ha sbloccato il risultato ben 26 volte: è accaduto in 12 giornate su 19 nel girone di andata e addirittura in 14 giornate su 16 nel girone di ritorno. Considerando che nel conto entrano anche i tre 0-0 contro Siena, Entella e Fiorenzuola, solo in 6 partite la prima rete è stata realizzata dagli avversari dei bianconeri: contro Torres, Fermana, Ancona, Lucchese e Vis Pesaro all’andata e contro la capolista Reggiana nel girone di ritorno, unico match del 2023 nel quale il Cavalluccio è andato sotto per primo (ed unico match perso nel girone di ritorno, nonché nell’anno solare). Ad eccezione di qualche sporadico caso, insomma, quello dell’approccio e delle partenze in salita non è mai stato un problema per il Cesena. Ma come si comporta la squadra di Toscano quando va in vantaggio?

Così all’andata

Nel girone ascendente di questa stagione i bianconeri hanno sfiorato la perfezione, riuscendo quasi sempre a vincere le partite che erano riusciti a sbloccare per primi. Le uniche due eccezioni riguardano il mese di settembre, quando il Cesena era ancora un laboratorio e il gruppo doveva ancora compattarsi: in casa contro il Pontedera, dopo il gol iniziale di Udoh, arrivò il rocambolesco pareggio di Benedetti, mentre in precedenza il Cavalluccio era stato ribaltato al debutto dalla Carrarese, che nel finale andò a segno con Giannetti e Bozhanaj“annullando” il vantaggio di Stiven Shpendi. Cesena-Carrarese e Cesena-Pontedera, in ordine cronologico, sono le uniche due partite non vinte da una situazione di 1-0. Negli altri 10 casi la squadra di Toscano ha sempre portato a casa i 3 punti, superando nell’ordine Rimini, Recanatese, Imolese, Reggiana, Fiorenzuola, Montevarchi, Gubbio, Olbia, San Donato Tavarnelle e Alessandria.

Così al ritorno

Questa piacevole abitudine non è stata mantenuta con la stessa regolarità nel girone di ritorno e questo è uno dei motivi per cui il Cesena oggi è staccato dalla testa della classifica di 4 punti. Se i bianconeri avessero continuato con il passo dell’andata, a tre giornate dalla fine sarebbero certamente in vetta perché nel girone di ritorno sono riusciti a segnare per primi ben 14 volte su 16. Solo a Fiorenzuola (0-0) e nel big-match contro la Reggiana (1-2) questo non è successo, mentre in tutti gli altri casi sì. Il problema è che, rispetto al 2022, il Cesena ha perso 10 punti da situazione di vantaggio. D’accordo, la squadra di Toscano non è mai stata ribaltata, come accadde alla 1ª giornata dalla Carrarese, ma è stato raggiunto in ben 5 occasioni, le ultime tre (fatali) nel giro di un mese. Sono state proprio queste le sfide che hanno compromesso la corsa al 1° posto: Cesena-Montevarchi 2-2 con 1-0 di Ciofi, Gubbio-Cesena 1-1 con 0-1 realizzato da Bumbu e infine Cesena-Lucchese 1-1 con rete del vantaggio di Celiento. Le altre due partite nelle quali il Cavalluccio non è riuscito a mantenere il vantaggio iniziale sono altrettanto dolorose: 1-1 a Carrara, con una valanga di chance sprecate prima e dopo il gol di Corazza, e 1-1 casalingo contro la Fermana, con lo stesso copione del match prenatalizio ai piedi delle Alpi Apuani e l’aggravante del rocambolesco gol regalato da Calderoni e Tozzo a Fischnaller. Sarebbe stato sufficiente vincere due di queste cinque partite per “vedere” la B, ma questo ormai lo sanno anche i muri del Dino Manuzzi.

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