Calcio C, il Cesena ha trovato l'assetto giusto

La perfetta quadratura del cerchio. Nel giorno più importante della stagione, che arrivava subito dopo il peggior filotto di questo campionato (quattro partite senza vittoria non erano mai uscite sulla ruota di Cesena), Domenico Toscano ha disegnato contro la Virtus Entella quella che al momento sembra essere la miglior formazione possibile, un undici passibile ancora di qualche modifica, come è normale che sia in un momento cruciale del campionato, ma che ha convinto per equilibrio, corsa, qualità della manovra e lucidità. Il posticipo di lunedì ad Ancona sarà la prova del nove per il Cesena, ma le note positive mostrate martedì all’Orogel Stadium dalla squadra di Toscano possono indirizzare la volata finale di Ciofi e compagni. Mai come questa volta torna di moda una frase spesso utilizzata nel mondo dei luoghi comuni del calcio: l’allenatore ha azzeccato la formazione. In effetti, è stato proprio così.

Tutti in campo

Da quando il Cavalluccio ha acquistato Silvestri dal Siena, garantendo a Toscano quattro possibili titolari in difesa per tre posti, l’allenatore calabrese ha sempre schierato dal primo minuto solo Prestia e mandato sempre in panchina uno tra Ciofi, Mercadante e lo stesso Silvestri. Dopo aver fatto le prove nel secondo tempo di Gubbio, mercoledì sera è arrivata la possibile svolta: l’avanzamento di Mercadante nel ruolo di quarto di centrocampo a sinistra. La mossa è stata evidentemente dettata anche dalle circostanze: Calderoni non sta minimamente convincendo (vedere le prestazioni fornite contro Montevarchi e Gubbio), Mustacchio è fuori da due partite per infortunio mentre Adamo a destra continua a volare che è un piacere. Così, anche per non spostare il numero 17, Toscano ha rovesciato in campo tutti i suoi difensori titolari e la scelta ha convinto. Innanzitutto perché i quattro difensori di cui sopra sono i giocatori più continui del Cesena come rendimento e in questo modo resta comunque un quinto uomo in panchina per un eventuale cambio in corsa (Celiento), senza dimenticare Albertini. Tozzo in porta, Ciofi, Prestia e Silvestri in difesa non si discutono, mentre Mercadante ha dimostrato di saper interpretare molto bene il ruolo, perché conosce il gioco, sa inserirsi con i giusti tempi, ha un buon piede per crossare e anche la capacità di gestire il traffico alle sue spalle, cioè le eventuali imbucate dell’esterno avversario, senza dimenticare l’apporto che può garantire sul secondo palo in fase offensiva (vedi la sponda in occasione del primo gol).

Centrocampo

Tornato improvvisamente sugli standard autunnali, quando asfaltava il campo e gli avversari, De Rose è stato uno dei dominatori del centrocampo bianconero contro l’Entella. Pulito, ma soprattutto meno frenetico e meno nervoso del solito, l’ex capitano del Palermo non si è mai intestardito nel giocare di prima in verticale ma ha spesso controllato il traffico, approfittando anche della vicinanza del centrocampista bianconero che più si avvicina al ruolo di classico regista/play: Brambilla. Con l’interpretazione di martedì sera, la coppia De Rose-Brambilla non ha eguali nella rosa del Cesena, corroborata dall’aggressione alta e dalla fisicità del trequartista, che abitualmente sarà Saber ma che può giustamente essere Bumbu, grazie alle sue caratteristiche ben diverse da quelle di Chiarello. Nulla da eccepire sulla fascia destra: nel girone di ritorno Adamo è diventato insostituibile mentre all’andata è stato dimenticato troppe volte per fare spazio a uno Zecca che non è mai sbocciato e che non ha né lo spunto né la tecnica del napoletano.

Gerarchie offensive

Infine, le punte. Qui Toscano non ha e non può avere alcun dubbio. Corazza non si tocca: è il capocannoniere del girone e una garanzia, anche se talvolta sparisce dentro alla partita. La lievitazione di Stiven Shpendi, al netto di qualche fisiologico passaggio a vuoto, è stata impetuosa e quella del gemello Cristian è lenta ma costante, mentre al contrario Ferrante non è mai riuscito a lasciare tracce e Udoh è ancora alla ricerca della condizione dopo i problemi fisici di dicembre. Questi ultimi due, però, tra 8 giorni contro l’Olbia dovranno per forza giocare vista l’assenza dei gemelli. Sarà una bella opportunità, sia per chi partirà titolare che per entrerò a gara in corso, per cercare il riscatto.

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