Calcio C, il Cesena americano e gli equilibri ancora da trovare

Nei giorni scorsi il gruppo del 40%, ovvero i fondatori del Cesena Fc nell’estate 2018, ha inviato una mail ai due co-presidenti e azionisti di maggioranza Robert Lewis e John Aiello. Al centro della lettera, la richiesta di un maggiore coinvolgimento nelle questioni societarie. Che l’incastro tra due anime (made in Usa e made in Romagna) fosse affascinante ma non semplice era immaginabile: certo che i primi inciampi al nuovo ingranaggio si sono visti in fretta.

Il 40% romagnolo può essere un riferimento prezioso per aiutare i co-presidenti a capire bene il loro nuovo campo di gioco e come indirizzare le loro idee, invece i primi segnali dicono che maggioranza e minoranza sono binari che viaggiano paralleli tifando per gli stessi colori.

Meno di due mesi

Dal 20 dicembre e dall’accordo sulla cessione del 60% a Jrl sono passati meno di due mesi. Un lasso di tempo in cui si sono dimessi il direttore generale Daniele Martini e il presidente del settore giovanile Aurelio Manuzzi. Martini è stato il motore della ripartenza del Cesena Fc con la matricola del Romagna Centro. In più ha dato la scintilla al progetto che ha portato alla nascita di Campus Cesena Sport, società con cui il Cesena Fc ha firmato un contratto di affitto fino al 2030 a 120mila euro all’anno per utilizzare i campi del Centro di Martorano. Come è noto, l’ingresso di Aiello e Lewis riguarda il 60 per cento di Cesena Fc, con un pacchetto che non comprende le strutture di via Calcinaro.

Aurelio Manuzzi rappresentava la tradizione di famiglia nel Cesena insieme a Michele Manuzzi e ora anche la futura gestione del settore giovanile desta una certa curiosità (per i futuri quadri tecnici sta circolando il nome di Sergio Domini, ma siamo solo alle voci).

Più coinvolgimento

Cosa chiedono i soci ai due co-presidenti? Di essere resi più partecipi nelle scelte societarie, in particolare in quelle tecniche che di riflesso riguardano la parte economica. Una su tutte, la decisione di liberare Viali dal vincolo degli under. Una decisione che ha fatto storcere il naso a più di un socio, visto che al tempo del Covid, i bonus per il minutaggio dei giovani erano una delle poche voci certe nella casella delle entrate.

Altri ancora hanno appreso dei progetti sullo stadio leggendo i giornali, un mezzo trauma dopo anni di imprenditori super-tifosi al motto di “uno vale uno”. Però parliamo degli stessi soci che per circa due anni hanno cercato con insistenza partner forti per un progetto divertente ma sempre più costoso. Un gruppo nato nel 2018 che ha guidato con passione il pullman del Cesena finché la salita non ha iniziato a farsi dura.

Ora guidano Lewis e Aiello e il blocco dei fondatori è scivolato nei seggiolini più indietro del pullman. I prossimi mesi ci faranno capire quanta gente resterà alle spalle dei due autisti.

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