Calcio C, corazzata Cesena: 2 gol presi nelle ultime 10 giornate

Sabato, alla vigilia di Spal-Cesena, durante la conferenza stampa Domenico Toscano era stato fermo e perentorio: «Una squadra forte non può mai prescindere da un solo giocatore, seppur importantissimo, come Giuseppe Prestia».
Il Cesena ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra forte, perché domenica al Mazza nessuno si è accorto dell’assenza del ministro della difesa, obbligato a congelare in tribuna con tuta di ordinanza e berretto di lana a causa del turno di squalifica. La prima volta senza Prestia è stata un successo per la difesa del Cavalluccio, che non ha concesso tiri in porta alla Spal, blindando i pali di un Pisseri di nuovo ai confini della disoccupazione.
Primo posto
Se il derby emiliano-romagnolo contro gli estensi ha permesso ai bianconeri di allungare, non si può dire la stessa cosa della sfida tutta toscana tra Carrarese e Arezzo, terminata 3-2 per gli amaranto. Ma cosa c’entrano gli apuani, che ieri hanno esonerato Dal Canto, in tutto questo? Alla vigilia dell’ultima giornata di campionato detenevano il primato di difesa meno battuta del campionato assieme al Cesena con 13 gol al passivo. Il tris aretino ha fatto scalare la Carrarese al secondo posto, con 16 gol subiti, davanti alla Virtus Entella (17), mentre la Torres è scesa dal podio dopo i 3 gol incassati a Rimini (18 gol passivo, come il Perugia). In virtù dei risultati dell’ultima giornata, il Cavalluccio non ha più rivali e oggi ha la difesa meno battuta del girone, primato che detiene in esclusiva da domenica, pur avendo affrontato la gara del Mazza senza due titolari, perché nel conto non va dimenticato neppure il lungodegente Andrea Ciofi. Allargando lo zoom, solo una squadra ha preso meno gol del Cesena in Serie C: si tratta della Juve Stabia, capolista del Girone C con 10 gol al passivo, mentre nel girone settentrionale comanda il Mantova con 14 gol incassati. E dire che nel primo mese e mezzo di campionato la fase difensiva dei bianconeri non era stata sempre irreprensibile. Nelle prime 11 giornate, il Cesena aveva incassato 11 gol: due contro Olbia, Rimini e Sestri Levante e uno contro Pontedera, Spal, Pineto, Carrarese e Gubbio. Con la porta inviolata solo in tre partite (Ancona, Fermana e Arezzo). La musica è completamente cambiata negli ultimi due mesi. Da Cesena-Vis Pesaro a Spal-Cesena i bianconeri hanno incassato appena 2 reti (una ininfluente a Recanati e una contro la Torres nello scontro diretto) mantenendo inviolata la porta ben 8 volte su 10.
Alternative
L’assetto inedito del derby di Ferrara ha convinto, con il sorprendente Pieraccini sempre a suo agio, il roccioso Silvestri a sostituire bene il cugino al centro e soprattutto con il rispolverato Matteo Piacentini a completare il pacchetto. Il difensore emiliano non era titolare addirittura dalla 1a giornata ad Olbia e successivamente era sceso in campo in campionato solo tre volte: 22 minuti di “allenamento” contro Rimini e Vis Pesaro, a partite morte e sepolte, e poi 7 minuti a Recanati, nell’unico scampolo di gara in cui il Cesena ha sofferto negli ultimi due mesi. La risposta di Piacentini è stata all’altezza ed è arrivata dopo un girone d’andata caratterizzato anche da tre episodi sfortunati: il doppio problema muscolare di settembre e ottobre, l’infortunio durante il riscaldamento contro il Sestri Levante, quando Toscano gli aveva assegnato una maglia da titolare, e l’indisponibilità al Barbetti di Gubbio, quando avrebbe sostituito Ciofi all’intervallo se non fosse stato indisponibile. La fragorosa esplosione di Pieraccini lo ha fatto retrocedere di una casella nelle gerarchie dell’uomo di Calabria, ma la sicurezza mostrata a Ferrara ha contribuito alla costruzione del muro davanti a Pisseri e fa ben sperare in vista della lunga volata finale, quando ci sarà bisogno di tutti.