Calcio C, Cesena sa di poter contare su Cristian Shpendi

In attesa dell’arrivo di un paio di punte e con Corazza non ancora al meglio fisicamente, in casa Cesena la scena se la stanno prendendo i gemelli Sphendi. Mercoledì sera a Forlì anche Stiven si è accomodato in tribuna a causa di un affaticamento e allora fari puntati su Cristian, che ha dimostrato non solo di vedere la porta (altri due gol per lui), ma anche di saper giocare con e per la squadra. Quando non è stato chiamato a finalizzare, si è fatto apprezzare in rifinitura e nella cucitura del gioco, meritandosi gli applausi scroscianti della tribuna del Morgagni al momento della sostituzione.

Gol e applausi

Già titolare nella nazionale albanese Under 19, Cristian dimostra maturità anche fuori dal campo: «Fa molto piacere - commenta - essere applaudito dai propri tifosi. Sono contento della prestazione e del risultato. I gol sono il frutto del gioco e dei movimenti che proviamo ogni giorno in allenamento. Stiamo lavorando intensamente e noi giovani ci stiamo integrando bene. Se devo dire un compagno da cui prendere spunto, allora faccio il nome di Nicolò Bianchi, una brava persona che ci aiuta e ci dà consigli. Anche con l’allenatore e con il gioco che ci chiede mi sto trovando bene».

Outsider

Anche un anno fa Cristian aveva fatto il ritiro pre-campionato con la prima squadra (segnando pure un gol alla Juventus alla Continassa), ma oggi la prospettiva è cambiata. Non più da aggregato per poi tornare in Primavera, ma pronto a giocarsi le sue carte da outsider e a ritagliarsi uno spazio maggiore tra i grandi, dove comunque ha già debuttato nell’ultimo campionato: «Se l’estate scorsa ero rimasto solo dodici giorni, stavolta ho fatto tutte le tre settimane. Vivo questo momento con serenità. Poi vedremo se resterò con la prima squadra, e per me sarebbe un grande piacere, o se andrò a giocare qualche partita in Primavera».

Vivere di calcio

Esclusa la possibilità di andare in prestito in un’ altra squadra di C per fare esperienza: «Io sto benissimo a Cesena e in questo gruppo che si sta formando mi sento considerato e avverto la fiducia dei compagni. So che arriveranno nuovi attaccanti e che la concorrenza sarà maggiore, ma sono sereno e continuerò ad impegnarmi come sempre. Io vivo di calcio, ho sempre la testa lì, non solo in campo ma anche a casa dove ne parlo fino a notte con mio fratello Stiven e ci confrontiamo».

I gemelli del gol

Tra i due “gemelli del gol”, arrivati a Cesena nel 2019, notevole è la somiglianza fisica (in allenamento e in partita Stiven indossa un polsino nero per farsi... riconoscere), come pure la simbiosi, al punto che nel ritiro di Acquapartita hanno chiesto di stare in camera insieme dopo che nel pre-ritiro di Cesena erano stati separati: «È vero, ma è questione di comodità: avevamo fatto i bagagli insieme... Tra noi c’è un legame fortissimo, ma se in futuro dovessimo giocare in due squadre diverse non sarebbe un problema: c’è il telefono per sentirci di sera». Ma chi è più forte di voi due? Cristian sorride, ma sembra non avere dubbi: «Sono più forte io…».

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