Il derby tra Cesena e Rimini compie 100 anni. Non è il derby romagnolo di campionato più vecchio (Forlì-Faenza del 1921) e neanche il più giocato (Forlì-Ravenna), ma è il più sentito e il più seguito. In una cornice di pubblico da categoria superiore si torna a giocare al Dino Manuzzi dopo 15 anni di assenza.
Battesimo di fuoco
Era il 4 febbraio 1923 quando i bianconeri della Renato Serra e i biancorossi della Libertas si incontrarono per la prima volta in una gara ufficiale. Al campo di viale Oberdan a Cesena (nell’area oggi tra l’hotel Casali e l’Istituto tecnico Pascal) andò in scena la prima giornata del campionato di IV Divisione e per entrambe le formazioni si trattò della prima partita della loro storia. E ci fu subito contesa, addirittura sull’entità del risultato. Su “La Riscossa”, periodo repubblicano riminese dell’epoca, si leggeva: «La lodevole iniziativa dei bravi dirigenti della Libertas ha avuto il suo primo battesimo di fuoco in un incontro avvenuto a Cesena domenica scorsa per la propria squadra e quella della Renato Serra, che è una delle più temibili del quarto girone. L’incontro si è chiuso con la vittoria per 1-0 dei foot-ballers libertini ai quali facciamo i migliori auguri». In realtà la gara si concluse sul punteggio di 1-1 come riportato sul Comunicato ufficiale. Si trattò di un clamoroso refuso oppure di un travisamento della realtà dettato dal campanilismo?
Terra e mare
Al campanilismo tra bianconeri e biancorossi dedicò un suo articolo anche Bruno Pizzul, intitolato “La guerra delle aringhe e della paglia” e pubblicato sul popolare settimanale per giovani “Intrepido” per la rubrica “Il punto sulla B”, alla vigilia del derby del 1978-’79 in programma al Romeo Neri. «Tra Rimini e Cesena - scriveva Pizzul - di chilometri ne corrono pochini. Eppure sarebbe difficile trovare due città più diverse, divise, ostili addirittura. Rimini è il mare, la pesca, il turismo; Cesena è il simbolo della Romagna contadina, tradizionale, terraiola. Questa rivalità profonda ha trovato naturalmente facile esca nel calcio. La storia tra Cesena e Rimini è simile a una raccolta di bollettini di guerra. Epici scontri, colossali scazzottature, rappresaglie crudeli e sfottò feroci».
Si torna al Manuzzi
Sono passati 15 anni dall’ultimo derby giocato al Manuzzi, nonostante negli ultimi tre anni e mezzo Cesena e Rimini si siano incontrate in quattro occasioni, ma sempre al Romeo Neri. Nella stagione 2019-2020, infatti, la gara di coppa Italia si giocò per sorteggio sotto l’Arco di Augusto come quella del girone di andata di campionato. Quella di ritorno (in programma il 1° marzo 2020) non si disputò mai a seguito della sospensione e poi conclusione anticipata della stagione a causa del diffondersi del Covid. Anche quest’anno la gara di coppa e quella di andata hanno avuto luogo a Rimini. Domani si torna al Manuzzi dove il derby mancava dal 2008 e fu anche l’ultimo tra i cadetti. A differenza di oggi, oltre alla categoria, era il Rimini a precedere in classifica il Cesena che annaspava in zona retrocessione. Per la cronaca i padroni di casa aprirono le marcature con Biasi e sembravano poter condurre in porto la vittoria, al punto che dalla curva Ferrovia partì il coro “venduti, venduti” all’indirizzo dei propri giocatori. Invece negli ultimi 5 minuti il futuro bianconero Greco e capitan Ricchiuti ribaltarono il risultato. Il Rimini espugnò Cesena dopo 44 anni dall’ultimo successo siglato da Guizzo nel 1964 al minuto 79, mentre i bianconeri si avviarono malinconicamente verso la Serie C. Nella stagione seguente i biancorossi avranno l’onore di militare in una categoria superiore rispetto ai cugini, come non si verificava dal lontano 1959-1960 con il Rimini in C e il Cesena in D.
Spettatori da record
Per quell’ultimo derby del 2008 sugli spalti c’erano “solo” 9.463 spettatori (paganti più abbonati), complice la pessima stagione che stava attraversando la squadra di Fabrizio Castori. A livello professionistico, solo un’altra volta Cesena-Rimini ha fatto registrare un’affluenza sotto le 10 mila unità. Nel campionato 2005-2006 le presenze furono 8.617, condizionate dalla giornata feriale (mercoledì pomeriggio) e dall’assenza degli ultras della Curva Mare in protesta contro la Serie B al sabato. Finì 2-0 per il Cavalluccio. In tutte le altre occasioni, il pubblico al Manuzzi si è quasi sempre aggirato attorno alle 15mila presenze. Il record per il derby della Romagna è fissato a 16.221 spettatori (tutti paganti) per la semifinale play-off del 2003-2004 (2-0 per il Cesena). Si tratta anche del primato per una gara interna del Cesena in Serie C. Seguono l’1-1 del 2006-2007 (15.814), il 2-2 del 1980-’81 (15.496), l’1-1 del 1977-’78 (14.587), l’1-0 del 1978-’79 (13.349) e il 3-2 del 2003-2004 (10.771).