Calcio C, Cesena: ora la prima missione è difendere il secondo posto

«Il campionato è ancora lungo e noi dobbiamo guardare sempre avanti e mai indietro». Come sottolineato lunedì sera nella pancia del Manuzzi, Domenico Toscano non ha alcuna voglia di perdere tempo a guardare lo specchietto retrovisore, ma preferisce concentrarsi esclusivamente sul pedale del gas, da riaprire domenica pomeriggio a Fiorenzuola. La targa posteriore di chi sta davanti (Reggiana) è però decisamente più lontana rispetto alla targa anteriore di chi sta dietro (Virtus Entella) e oggi la prospettiva del Cesena è diversa: pensare al primo posto è il sogno, che rischia di svanire sotto i colpi della capolista, mentre difendere il secondo posto è la realtà sulla quale concentrarsi per non perdere un grande vantaggio negli eventuali playoff. Domenica a Fiorenzuola partono ufficialmente gli ultimi due mesi di regular season, spalmati su dieci giornate che vedono la Reggiana in fuga e le inseguitrici staccate a giocarsi argento e bronzo.
Verso la B
La capolista di Aimo Diana, dopo aver espugnato il Manuzzi, è salita sul pullman per Reggio con una certezza: bastano 8 vittorie per festeggiare matematicamente e indipendentemente dagli altri la promozione in Serie B. Questo perché con 24 punti la Reggiana salirebbe a 68, una quota irraggiungibile per il Cesena, che può fermarsi al massimo a 67 in caso di en plein negli ultimi due mesi. In soldoni, gli emiliani possono addirittura permettersi il lusso di perdere due partite fino al 23 aprile (cioè la metà delle gare perse in 28 giornate) ma questo non è il solo grande vantaggio della capolista. Anche il calendario è un alleato della Reggiana, che nelle ultime 10 giornate ha il cammino più agevole di tutti e anche la possibilità di giocare 6 gare in casa e 4 gare in trasferta. La sensazione è che proprio a cavallo di febbraio e marzo ci siano gli ultimi ostacoli più impegnativi: domenica arriva la Carrarese, reduce da quattro vittorie consecutive (nessuno ha fatto meglio), mentre sabato 11 marzo al Mapei ci sarà la Virtus Entella. Se la Reggiana non dovesse perdere (troppi) punti in queste gare (in mezzo c’è la trasferta a Pesaro, non una passeggiata), potrebbe poi approfittare del turno infrasettimanale del 14 marzo (poi vedremo perché) per ipotecare la promozione.
La settimana-chiave
Dopo aver chiuso la propria striscia positiva (11 risultati utili dalla Lucchese alla Reggiana), il Cesena ha sostanzialmente un solo obbligo: vincere più partite possibili o addirittura fare un clamoroso en plein, che però non sembra affatto semplice. Anzi, dopo il viaggio a Fiorenzuola e la gara casalinga contro il fanalino Montevarchi, sulla strada del Cavalluccio ci sarà la settimana più difficile del 2023: Gubbio e Ancona in trasferta nel giro di nove giorni (al Del Conero si giocherà ancora di lunedì sera) e nel bel mezzo dei due viaggi il delicatissimo scontro diretto contro l’Entella del 14 marzo.
Se il Cesena dovesse uscire ancora al secondo posto da queste tre partite, potrebbe poi sfruttare un finale di campionato più difficile rispetto alla Reggiana ma più morbido rispetto ai liguri, considerando che tre delle ultime cinque partite si giocheranno al Manuzzi.
Entella in salita
La truppa di Volpe è l’unica delle tre ancora imbattuta nel 2023 e nel giro di quattro giorni affronterà in trasferta le due squadre che al momento ha davanti. Ma già da domani il calendario offre un ostacolo durissimo ai chiavaresi, che scenderanno ad Ancona, nella tana di una squadra potenzialmente in lotta per il podio (deve ospitare liguri e romagnoli e ha già battuto la Reggiana). Se la capolista avrà a disposizione 6 gare in casa su 10, per l’Entella è l’esatto contrario: 4 gare al Comunale e 6 in trasferta, con indice di difficoltà alto, visto che anche la Lucchese alla penultima non sarà una passeggiata.
