Calcio C, Cesena, minimo sindacale: essere la migliore terza

Rammarico è stata la parola più gettonata nei commenti post-partita di Gubbio-Cesena. Per la vittoria gettata alle ortiche a tempo ampiamente scaduto, per una vittoria che non torna a premiare i bianconeri. Ma il rammarico è raddoppiato tre ore più tardi con la vittoria inattesa (ma non clamorosa) dell’Entella a Reggio Emilia. Rammarico per un primo posto miseramente sfumato e che, invece, poteva essere ancora nel mirino, nonostante la sconfitta nello scontro diretto con la capolista Reggiana, se solo la squadra di Domenico Toscano avesse avuto la forza di rialzarsi subito. Nelle successive tre gare gli emiliani hanno raccolto appena 4 punti, ma i romagnoli sono riusciti a fare peggio (3), mentre l’Entella ha fatto percorso netto riaprendo il campionato.

Striscia negativa

Le ultime quattro giornate costituiscono per i bianconeri la striscia stagionale più lunga senza vittorie, nel corso della quale si sono fatti mangiare la bellezza di 9 punti dai liguri, ora davanti al Cesena di 5 lunghezze, un ritardo superiore a quello degli stessi biancocelesti dalla vetta (appena 3 punti). In altre parole, è più facile che l’Entella arrivi primo, che il Cesena arrivi secondo. Inimmaginabile solo un mese fa, quando la classifica recitava: Reggiana 58, Cesena 54, Virtus Entella 52.

Pareggi deludenti

È sempre buona norma non fidarsi del nemico ferito, una condizione in cui si sono presentati gli ultimi tre avversari al cospetto del Cesena. Il rendimento nel girone di ritorno di Fiorenzuola, Montevarchi e Gubbio, alla vigilia del confronto con il Cavalluccio, era infatti da ultimi posti. Il Fiorenzuola aveva conquistato appena 5 punti (una vittoria, due pareggi e sei sconfitte), peggio aveva fatto solo l’Imolese (4). Nella stessa situazione si trovava il Montevarchi ovvero penultimo dopo il giro di boa, con 6 punti all’attivo (un successo, tre pari e sei ko) davanti all’Imolese. Ancora più in crisi di risultati era, infine, il Gubbio, la squadra con meno punti (6) nel ritorno (una vittoria, tre pareggi e sette sconfitte), come Imolese e Fiorenzuola, e reduce da un solo punto nelle precedenti 5 gare interne. Ciò nonostante, di fronte ad avversari in difficoltà, il Cesena non è andato oltre a tre deludentissimi pareggi, con il rischio di avere buttato via un campionato fino a quel momento positivo. Pensare che all’andata, contro le stesse squadre (Gubbio e Fiorenzuola, affrontate mentre erano addirittura in testa alla classifica), il Cavalluccio aveva fatto l’en plein di vittorie, realizzando 8 reti e subendone una (nel ritorno 3 gol segnati e 3 subiti).

Vantaggi sprecati

Per la seconda settimana consecutiva non è stato sufficiente aver sbloccato il risultato per aggiudicarsi l’intera posta. La mancata vittoria contro il Gubbio è quella che lascia maggiormente l’amaro in bocca, perché concretizzatasi nel recupero del recupero. È la prima volta che i bianconeri subiscono un gol decisivo a tempo scaduto, anche se la rete del pareggio all’87’ della Carrarese aveva avuto lo stesso sapore, dopo le tante palle-gol per il raddoppio fallite, cosa capitata sabato a Mercadante all’83’.

Dagli applausi ai fischi

Quella gara contro i toscani gialloblù aveva inaugurato il girone di ritorno dei romagnoli che al momento sono in ritardo rispetto all’andata. Nelle prime dodici giornate la squadra di Toscano aveva incamerato 24 punti che valevano il primato in coabitazione con l’Entella. Era stato l’apice della stagione bianconera. Dopo le stesse giornate del ritorno i punti conquistati sono 23, quindi uno in meno. È il momento più difficile della stagione bianconera. Dagli applausi dell’andata ai fischi del ritorno. Nelle prossime gare contro Entella (domani sera al Manuzzi) e Ancona (lunedì al Del Conero), il Cesena ha la possibilità di riportare il saldo in positivo, visto che all’andata era arrivato solo un punto. E soprattutto ha la possibilità di raddrizzare un campionato che ha preso improvvisamente una brutta piega senza la paura di doversi guardare da un’eventuale rimonta dei marchigiani in ottica 3° posto. Il Cesena di qui alla fine avrà come obiettivo minimo quello di restare la migliore delle terze dei tre gironi per poter essere testa di serie sia negli ottavi che negli eventuali quarti di finale play-off. A 7 giornate dalla fine, sono 8 i punti di vantaggio dei bianconeri sulle terze dei gironi A e C: un bottino che dovrebbe mettere al riparo da sorprese. A patto che il Cesena accenda i fari e non viaggi più a luci spente come fatto nelle ultime 4 uscite.

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