Calcio C, Cesena: l'unico derby romagnolo vale tanto

Un derby “sottovuoto”. La collocazione infelice, l’orario serale, il periodo storico complicato, le limitazioni allentate ma non del tutto eliminate e infine una rivalità praticamente inesistente non sono esattamente gli sponsor migliori per Imolese-Cesena di questa sera, l’unica sfida “made in Romagna” nei campionati professionistici di questa stagione. A Cesena, ad esempio, senza Rimini e Ravenna che hanno abbandonato la C nelle ultime due stagioni, i due derby più attesi (anche per motivi di classifica) restano quelli contro Modena e Reggiana, cioè la Romagna che sfida l’Emilia e naturalmente le due capolista del campionato. Nonostante questo, stasera al Galli ci saranno 520 tifosi del Cavalluccio, cioè tutti quelli che potevano esserci: 420 in curva e 100 in tribuna (a Imola ne sono stati venduti quasi 200, previsti 800 spettatori). Biglietti che sono stati bruciati in un giorno e mezzo anche perché i tifosi sono stati caricati dalle ultime due vittorie consecutive e dal ritorno dei gruppi organizzati della curva Mare, che stasera tornano in trasferta a distanza di due mesi dal viaggio al Barbetti di Gubbio prima di Natale.

Al netto del colore e del contorno, entrando sul prato del Galli, la partita di questa sera non è affatto banale. Per William Viali è innanzitutto un tuffo nei ricordi più piacevoli della sua esperienza da allenatore del Cesena: due anni fa vinse proprio a Imola la sua prima partita sulla panchina del Cavalluccio, un 4-1 che consentì ai bianconeri di mettersi al riparo da spiacevoli sorprese e da calcoli assurdi (vero Rimini?) prima della sospensione per l’emergenza sanitaria. Guardando indietro, sorride anche il suo capitano, Salvatore Caturano, che in quel 16 febbraio 2020 realizzò l’ultima doppietta della sua carriera, imitato dallo scatenato Zerbin, che oggi è titolare in B al Frosinone. Ma se restiamo agli “amarcord”, anche l’Imolese affronta volentieri il Cesena, dall’alto di una mini striscia positiva di due partite: negli ultimi due precedenti, giocati al Manuzzi, i rossoblù sono imbattuti e hanno conquistato 4 punti sui 6 disponibili, espugnando l’Orogel Stadium al tramonto della scorsa stagione con la doppietta di Polidori e inchiodando il Cavalluccio all’alba di questo campionato, uno 0-0 soporifero con diverse chance sprecate dal Cesena ma anche con un calcio di rigore solare negato all’Imolese a fine primo tempo.

Un girone e 40 giorni dopo, come stanno Imolese e Cesena? La squadra di Fontana avrebbe preferito sfidare i “vicini di casa” a metà gennaio, nella data originale programmata dalla Lega e poi posticipata per Covid, ma anche per Viali non è un momento ideale dal punto di vista squisitamente fisico, senza considerare la variabile impazzita del turno infrasettimanale. Le due vittorie consecutive contro Ancona e Vis Pesaro dicono che il Cesena oggi sta meglio dell’Imolese, ma al mercoledì i valori e i momenti spesso vengono cancellati in un colpo solo da tossine, acido lattico, turnover e (nel caso del Cesena) emergenza in due reparti su tre. Non resta che aspettare il giudice supremo: il campo.


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