Calcio C, Cesena da Gubbio al Gubbio: a un girone clamoroso manca solo la lode

Da Gubbio al Gubbio. Da una partita spartiacque, che all’andata cambiò il destino e soprattutto il passo del Cesena, a un altro incrocio determinante in arrivo lunedì sera al Manuzzi, quando la capolista potrebbe scendere in campo con un vantaggio dimezzato sulla Torres: da +12 a +6 punti in caso di successo domenicale dei sardi contro l’Entella. In mezzo, dopo l’1-1 dell’andata al Barbetti, ci sono 19 partite che compongono il girone (quasi) perfetto della capolista di Toscano.
La svolta
«La partita della svolta? Gubbio-Cesena». Questa frase l’hanno pronunciata in tanti tra le pareti di Villa Silvia, a cominciare dal tecnico, che quel giorno aveva notato qualcosa di diverso. Il suo Cesena veniva da una sofferta vittoria contro la Carrarese, a sua volta seguita dal doppio falso contro le matricole Sestri Levante e Pineto. Al Barbetti, dopo meno di 2 minuti, l’ineffabile quarto ufficiale Silvio Torreggiani scelse di salire sul piedistallo consigliando all’arbitro Costanza di espellere Corazza, reo a suo dire di essersi liberato dal placcaggio di Signorini con un pugno al volto. Quell’episodio discusso e assurdo fece arrabbiare il Cesena, che prima deragliò sull’1-0 firmato Di Massimo e poi si compattò, trovando il pareggio sull’asse Kargbo-Adamo e blindando senza rischiare la porta di Pisseri. Dopo quella partita, il campionato del Cesena è cambiato. Nelle prime 11 giornate (Gubbio compreso) i bianconeri viaggiavano a una media di 2,18 punti a partita e (soprattutto) di una rete incassata ogni 90 minuti. Nelle 19 successive, cioè dal 4-0 alla Vis Pesaro alla sconfitta di martedì a Carrara, la musica è cambiata: il Cesena ha viaggiato alla fantascientifica media di 2,63 punti a gara.
I numeri
Il 3-2 rifilato dagli apuani è solo un piccolo sfregio a un girone sensazionale, che ha davvero sfiorato la perfezione: 16 vittorie, 2 pareggi e appunto una sconfitta. Totale: 50 punti. In queste 19 giornate (incluso il recupero con l’Entella dell’andata) trascorse a una velocità supersonica, che hanno permesso di fare il vuoto in classifica (a Gubbio, un girone fa, il Cesena era ancora secondo), il Cavalluccio ha segnato 38 gol e ne ha incassati solo 6 (la metà martedì allo Stadio dei Marmi), mantenendo inviolata la porta di Pisseri in 15 partite. Solo Torres, Recanatese, Sestri Levante e appunto Carrarese hanno segnato al Cesena. Solo Torres, Spal e la stessa Carrarese sono usciti dal campo con almeno un punto e senza una sconfitta sul groppone. Dentro a questo girone, i bianconeri si sono superati firmando anche due record: quello di imbattibilità in C con lo stesso Pisseri (802 minuti con la porta chiusa) e quello relativo alle vittorie consecutive (8, come mai tra i professionisti). Alla fine è mancata solo la ciliegina sulla torta a Carrara, nella gara più difficile affrontata in condizioni altrettanto difficili. Ma il cambio di passo è stato fragoroso. Prima con 6 successi consecutivi conquistati contro Vis, Entella (recupero), Lucchese, Pescara, Juventus Next Gen e Recanatese. Poi con altre 8 vittorie consecutive contro Pontedera, Ancona, Fermana, Rimini, Arezzo, Sestri Levante, Pineto ed Entella. In mezzo ai due pareggi contro Torres e Spal ci sono poi il blitz di Perugia e il successo contro l’Olbia a cavallo della sosta, mentre il ko di Carrara ha chiuso il girone. Lunedì sera partirà un altro campionato di 8 giornate, con la metà delle gare al Manuzzi (Gubbio, Pescara, Recanatese e Perugia) e l’altra metà in trasferta (Vis Pesaro, Lucchese, Juventus Next Gen e Torres). Per essere sicuri della B, ad oggi, servono 16 punti: 5 vittorie e un pareggio.