Calcio C, Cesena, 90 minuti di Berti portano 8.662 euro in cassa

LUCA ALBERTO MONTANARI ANDREA MIRRI Cesena e Imolese sono tra le 14 squadre del Girone B che hanno deciso di sedersi al tavolo imbandito con i soldi del minutaggio. Le cinque società che hanno deciso di rinunciare a prescindere sono Reggiana (zero minuti riservati agli Under 22 nelle prime 7 giornate), Pescara, Modena, Entella e Siena: in pratica le squadre che puntano dichiaratamente alla promozione. C’è poi la Fermana, che solo alla 4ª giornata ha utilizzato i giovani per oltre 271 minuti (nell’occasione il minutaggio ha toccato quota 280).

Come si determina il “prezzo”

Come si accede al minutaggio? Il regolamento per la stagione sportiva in corso è all’interno del comunicato ufficiale numero 227 del 1° giugno. All’articolo 4 si legge che «la Lega Serie A destina una quota del 10 per cento delle risorse economiche e finanziarie derivanti da tutti i contratti stipulati per commercializzazione dei tv esclusivamente per lo sviluppo dei settori giovanili delle società, per la formazione e per l'utilizzo dei calciatori convocabili per le squadre nazionali giovanili...». Alla luce di ciò «gli importi che verranno destinati all’impiego dei giovani calciatori... saranno distribuiti tra tutte le società sportive... secondo il seguente criterio: a) per ciascuna gara di campionato sarà determinato il minutaggio di ogni società solo in caso di superamento della soglia minima di 270 minuti giocati e fino alla soglia massima di 450 minuti giocati complessivamente da parte di tesserati con status 04 e 09 e nati successivamente al 1° gennaio 2000; due tesserati con status 04 o 09, nati successivamente al 1° gennaio 1999... Il risultato dei minuti giocati verrà ponderato». I minuti totalizzati dai nati nel 1999 vanno moltiplicati per 0.80, quelli dei 2000 per 1, quelli dei 2001 per 1.20, quelli nati dal 1° gennaio 2002 in poi per 1.40. Ma non è finita qui, perché i calciatori under di proprietà hanno il 30 per cento in più da aggiungere ai suddetti coefficienti, quelli tesserati da tre stagioni escluso quella in corso il 75 per cento e quelli provenienti dal settore giovanile e tesserati da almeno due stagioni esclusa quella in corso il 150 per cento.

Cesena a quota 2.348

Dodici su ventiquattro, esattamente la metà della rosa. Dopo 7 giornate di campionato, il Cesena ha mandato in campo 12 under, tutti quelli a disposizione di Viali ad eccezione di Stiven Shpendi, che però non è sempre stato aggregato dopo l’infortunio al ginocchio di quest’estate. Ci sono sei difensori (Adamoli, Candela, Ciofi, Lepri, Mulè e Yabre), tre centrocampisti (Berti, Brambilla e Nannelli), due attaccanti (Cristian Shpendi e Tonin) e un jolly (Munari). In totale, sommando i singoli minutaggi, gli under del Cavalluccio sono rimasti in campo per 2.348 minuti, per una media di poco più di 335 a partita. Tra i club che fanno minutaggio, solo il Teramo (a quota 2.278) ha utilizzato meno i giovani. Chi si affida maggiormente agli under 22 è il Pontedera, unica squadra capace di superare i 4.000 minuti (4.209), anche perché in rosa ha appena 6 over su 26 giocatori. Sul podio salgono il Grosseto (3.423 minuti) e il Montevarchi (3.341 minuti), che precede veramente di un’incollatura l’Imolese (3.336 minuti). Il Cesena vanta però un paio di record, su tutti, questo: nella rosa di Viali c’è il calciatore classe 2004 più utilizzato nell’intero calcio professionistico italiano.

Le presenze

Dalla A ai tre gironi di C, nessun 17enne ha giocato quanto Tommaso Berti, che ha già totalizzato quattro presenze in campionato per un totale di 113 minuti. Staccatissimi l’italo-albanese Vrioni dell’Ancona (26 minuti), Russo del Catania (11), ma anche i più conosciuti Samuele Vignato del Monza (74) e Tommaso Mancini del Vicenza (66), che militano in B, mentre in A è sceso in campo solo il laziale Romero (9 minuti). Non solo: il Cesena è l’unica squadra ad aver mandato in campo dal primo minuto sia un 2004 (Berti) che un 2003 (Cristian Shpendi). Passando alle presenze degli under, l’unico sempre in campo è stato Andrea Ciofi, sul gradino più alto di un podio completato da Mulè (525) e Yabre (314), mentre Candela (quarto a 266 minuti) paga ovviamente l’infortunio che lo tiene fuori dalla 4ª giornata. Oltre a Berti, ha superato i 100 minuti anche Tonin (144), poi ci sono Munari (98), Adamoli (75, altro giocatore penalizzato dall’infortunio), Cristian Shpendi (63), Nannelli (59), Brambilla (33) e Lepri (28).

Il “valore” dei bianconeri

Tanto per non fare numeri, una gara intera di Andrea Ciofi (classe 1999 di proprietà tesserato da tre stagioni) vale un minutaggio ponderato pari a 126, che si ricava moltiplicando 90 minuti per 1.40 (a sua volta ricavato da 0.80 più il suo 75 per cento, che è 0.60). Nel Cesena, il calciatore che garantisce il contributo più alto è ovviamente Tommaso Berti, il cui coefficiente è 1.40 essendo nato dopo il 1° gennaio 2002, al quale va sommato 2.10, cioè il 150 per cento del coefficiente in quanto calciatore proveniente dal settore giovanile e tesserato da almeno due stagioni. Detto che, dopo 7 giornate, non è ancora stato stabilito il coefficiente a gara, che servirà per moltiplicare il minutaggio totale degli under a partita (lo si saprà non prima della 14ª giornata) e che dipenderà da quante squadre accederanno ai contributi, al momento è nota la cifra media del valore di un minuto, che si aggira intorno a 27 euro e 50 centesimi. Alla luce di questo tripudio di cifre e coefficienti, se Berti sta in campo 90 minuti il Cesena riceve dalla Lega 8.662 euro, se Ciofi gioca tutta la partita al club bianconero arrivano 3.465 euro.

Imolese, l’utile e il dilettevole

Discorso simile a quello fatto per Berti vale, in casa Imolese, per Matteo Angeli, il classe 2002 (al quale i rossoblù hanno appena allungato il contratto fino al 2024) che è uno dei punti fermi della difesa di Gaetano Fontana e che è anche il giovane che porta più soldi nelle casse imolesi. Ogni 90 minuti giocati equivalgono infatti a 164 minuti effettivi che significano, considerando la cifra indicativa di 27 euro e 50 centesimi dello scorso anno per ogni minuto giocato, qualcosa attorno ai 4.510 euro incassati dall’Imolese. Assieme ad Angeli, gli altri due giocatori più “redditizi” sono Cerretti e Lombardi, rispettivamente classe 2001 e 2000 che essendo di proprietà dell’Imolese hanno il coefficiente “bonus” di 1,30 a gonfiare i minuti giocati. Fra le 7 giocate finora, solo contro Lucchese (415 minuti) e Siena (409) Fontana non ha fatto il “pieno” di minutaggio. Avanti di questo passo, se conquisterà la salvezza, l’Imolese arriverà a fine stagione pareggiando con gli incassi del minutaggio-under quel budget di 450mila euro lordi che Gaetano Fontana nel dopo Teramo aveva rivelato essere quello speso dal club come monte ingaggi.

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