Calcio C, Cesena, 16 volte avanti all’intervallo: solo il Pineto è riuscito ad evitare il ko

La piacevole abitudine di sbloccare o addirittura indirizzare già una partita nel primo tempo, ma anche la forza di blindarla o di chiuderla definitivamente nella ripresa. Nelle prime 27 giornate di campionato, questo copione è stato spesso il marchio di fabbrica del Cesena, letale a colpire nel Lato A, a guadagnare l’intervallo davanti e a difendere o a dilatare il vantaggio nel secondo tempo. Ad esempio, tra i tanti numeri da urlo della capolista, che scandiscono il primato in classifica, ce n’è uno abbastanza clamoroso che inquadra questa tendenza: il Cesena è andato al riposo in vantaggio ben 16 volte su 27 e alla fine ha vinto 15 di queste partite. L’en plein è sfumato perché solo in un caso, dopo aver guadagnato l’intervallo avanti di (almeno) un gol, il Cavalluccio si è fatto raggiungere mancando l’appuntamento con la vittoria. Quando? Il 22 ottobre allo stadio Adriatico di Pescara, contro il Pineto, prossimo avversario della Romagna bianconera.

Unica rimonta

Quel giorno fu Simone Corazza a sbloccare il risultato in avvio, sfruttando un cross al bacio di Berti, ma all’inizio del secondo tempo Emilio Volpicelli trovò il pareggio, che poi il Pineto difese all’ombra di un Tonti insuperabile (e grazie anche a due rigori solari non fischiati dall’arbitro Rinaldi). Si tratta dell’unica gara in cui il risultato del Cesena all’intervallo (1-0) è peggiorato dopo il 90’ (1-1), quindi l’unica volta in cui la capolista ha perso punti in un secondo tempo. Per il resto, nelle altre 15 volte in cui i bianconeri si sono trovati in vantaggio al riposo, la vittoria non è mai sfumata: Spal (andata), Pontedera (andata e ritorno), Ancona (andata), Fermana (andata), Rimini (andata e ritorno), Virtus Entella, Carrarese, Vis Pesaro, Pescara, Recanatese e Perugia (tutte all’andata), Olbia e Arezzo (nel ritorno). Dieci volte, invece, il Cesena ha guadagnato l’intervallo con un risultato di parità: in 6 occasioni ha poi vinto (Arezzo, Lucchese, Juve Next Gen all’andata, Ancona e Fermana al ritorno e infine Sestri Levante lunedì) e 4 volte si è “accontentato” del punto (Sestri Levante, Gubbio e Torres all’andata, Spal nel ritorno). L’unica volta in cui De Rose e soci hanno chiuso in svantaggio il Lato A non sono invece riusciti a evitare la sconfitta, la sola della stagione, al Nespoli di Olbia, una vita fa, quando il Cesena rullocompressore di oggi non esisteva ancora.

Zero vittorie

Tornando al Pineto, gli abruzzesi sono degli specialisti dei secondi tempi: dopo l’intervallo hanno guadagnato ben 15 punti (5 pareggi sono diventati vittorie, 5 sconfitte si sono trasformate in pareggi), perdendone uno solo (il 3 febbraio a Pescara: 0-0 al riposo, 2-0 alla fine) per un +14 totale. Il Cesena è 3° a pari merito con il Rimini a +10 in una speciale classifica comandata dalla Torres, che vanta un ottimo +19 punti nel saldo tra risultato al 45’ e risultato finale. Il Pineto non è solo l’unica squadra ad aver guadagnato punti sul Cavalluccio nei secondi tempi, ma è anche l’unica del girone a non aver mai perso contro la Romagna bianconera. D’accordo, i precedenti sono appena 3, ma per ora la squadra abruzzese è una specie di bestia nera, avendo vinto due volte su due in D nella stagione 2018-2019 (1-0 in casa e 2-1 al Manuzzi) ed avendo appunto bloccato gli uomini di Toscano nella gara di andata. Domenica all’Orogel Stadium andrà in scena il quarto incrocio: il Cesena ha almeno due motivi per provare a “vendicarsi” e a cancellare lo zero.

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