C’è ancora tanto da fare nel rush finale del Cesena

Non è mica finita qui. Dopo aver festeggiato per due giorni, Domenico Toscano ha riacceso il martello pneumatico: «Il nostro campionato finisce il 28 aprile», puntualizzava anche sabato sera l’uomo di Calabria durante i bagordi in campo e in Comune. Tutto giusto e tutto vero, perché ci sono ancora la bellezza di quattro giornate da disputare e di conseguenza quattro avversarie da incrociare: la Juventus Next Gen domenica ad Alessandria (ore 16.15), la Recanatese lunedì 15 in posticipo al Manuzzi (ore 20.45), la Torres domenica 21 a Sassari (ore 16.30) e infine il Perugia una settimana dopo all’Orogel Stadium (ore 20). Il grande obiettivo della stagione è stato conquistato, addirittura alla quintultima giornata e con un anticipo che non ha precedenti nei libri di storia bianconeri, ma da qui al rompete le righe definitivo il Cesena ha ancora diverse sfide da vincere e alcuni record da eguagliare o addirittura superare.

Quota 96

Il più succulento riguarda il fatturato stagionale in campionato, cioè il numero di punti che De Rose & company conquisteranno e che rimarrà scritto a caratteri cubitali sugli almanacchi. Grazie a un girone di ritorno impressionante (13 vittorie, un pareggio e una sconfitta), il Cavalluccio ha addirittura ancora la possibilità di stabilire il nuovo record di punti della storia della Lega Pro: con quattro vittorie nelle ultime quattro giornate, i bianconeri chiuderebbero a quota 98, ovvero a +2 sul Catanzaro, che un anno fa totalizzò 96 punti nel Girone C dopo una stagione straordinaria. Bisognerà fare addirittura meglio del girone d’andata, quando il Cesena conquistò 10 punti contro Juve (3), Recanatese (3), Torres (1) e Perugia (3). Un 4/4 finale consentirebbe al Cavalluccio di superare il Catanzaro, ma anche di terminare la stagione battendo almeno una volta tutte le avversarie affrontate. Sarà soprattutto una questione di stimoli, ma l’impresa non è certo impossibile, con il Cesena che realizzerebbe un’altra striscia di 8 vittorie di fila, il record storico conquistato nella fase centrale del ritorno.

Blitz e gol

Con ancora due trasferte a disposizione, la capolista ha già eguagliato il record (stabilito un anno fa) di 12 successi esterni in un campionato, un qualcosa di mai verificatosi prima della scorsa stagione nella storia del Cavalluccio. Servirà almeno una vittoria tra Alessandria e Sassari. Ancora più alla portata, o alla porta, un primato che riguarderebbe Matteo Pisseri. Sabato scorso il numero 1 del Cesena ha completato la sua 22a gara in campionato senza incassare gol, eguagliando i primati delle stagioni 1965-1966 e 1972-1973. Dovesse riuscire a mantenere la porta inviolata in almeno un’altra partita, stabilirebbe il record assoluto nella storia del Cesena: mai un portiere è riuscito a non prendere gol per 23 partite. Già polverizzati, invece, i primati che riguardano i punti conquistati e i gol realizzati, mentre Cristian Shpendi ha ancora 360 minuti a disposizione per segnare almeno 2 reti ed eguagliare il bottino (22 gol) di Dario Hubner.

Trofeo

La stagione del Cesena non terminerà domenica 28 aprile contro il Perugia. Mentre le avversarie cominceranno a pensare agli interminabili play-off, gli uomini di Toscano punteranno il mirino sulla Supercoppa di Lega Pro, il triangolare che vede impegnate le vincitrici dei tre gironi (a un passo dal traguardo ci sono Mantova e Juve Stabia). La formula è molto semplice: gare di sola andata (quindi due a testa, una in casa e una in trasferta) nelle prime tre domeniche di maggio. Anche in questo caso il Cesena può eguagliare un record: alzare un trofeo. Per ora ci è riuscito solo due volte: nel 1957 (campioni regionali di Promozione dopo aver battuto la Mirandolese) ed esattamente 20 anni fa, con la Coppa Italia di C vinta a Busto Arsizio.

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