Calciomercato, la fabbrica dei sogni al Grand Hotel di Rimini

Calcio

RIMINI - «In fondo il calciomercato soddisfa il nostro bisogno di sognare. È una fabbrica dei sogni che ci accompagna da decenni». Un giornalista e scrittore di sensibilità superiore come Matteo Marani inizia così per raccontare la mostra “Colpi da maestro” che questa sera vivrà la sua anteprima al Grand Hotel di Rimini. Oggi parte il calciomercato 2020-2021 e Master Group e Marani hanno scelto Rimini e la Romagna come blocchi di partenza di un’estate 2020 che per mille motivi passerà alla storia. La mostra del Grand Hotel sarà aperta al pubblico domani e giovedì dalle 17 alle 21, con ingresso gratuito. Questa sera è prevista la presentazione in anteprima alla stampa, alla presenza di uomini di calcio come Beppe Marotta, Adriano Galliani, Daniele Pradè, Walter Sabatini, Piero Ausilio, Giovanni Carnevali, Ariedo Braida e numerosi agenti sportivi. Dalle 19.30 alle 20.30, Matteo Marani e Cristiana Buonamano condurranno un talk show dedicato alla storia del calciomercato. Dalle 20.30 sarà invece inaugurata la mostra “Colpi da maestro”. Immagini e suoni La mostra è un percorso lungo 60 anni, dal 1960 al 2020, con contributi fotografici integrati da una esperienza auditiva, con voci e suoni del nostro calcio. «Il calciomercato è sempre stato lo specchio fedele del momento storico attraversato dal nostro Paese - sottolinea Marani - pensiamo agli anni Sessanta, con il clamoroso arrivo di Luis Suarez a Milano per 280 milioni di lire. Fu l’inizio di un’epoca di sogni anticipata dai 100 milioni di lire spesi dal Napoli per Jeppson (nel 1952, ndr). Negli anni Settanta dominava l’austerity dopo la chiusura delle frontiere successiva ai Mondiali del 1966, quindi il boom degli anni Ottanta, quando tutti i grandi campioni venivano da noi. Ora sappiamo che non è più così: i tempi sono cambiati ed è cambiato anche il modo di raccontare il calciomercato, che una volta era un fenomeno sociale e ora è un fenomeno social». Una vita attorno al pallone I momenti della nostra storia possono essere scanditi da un acquisto o da una cessione? Certo che sì, basta essere appassionati di storia e di calcio, come Marani: «Abbiamo vissuto la sentenza Bosman che ha cambiato le regole e rivoluzionato gli schemi. E poi il passaggio dalla lira all’euro, i mitici alberghi che ospitavano i dirigenti sportivi, fino alle nuove tecnologie che hanno accelerato il modo di raccontare i nostri sogni d’estate. Da ragazzino, aspettavo con ansia il Guerin Sportivo per vedere la prima foto di un campione con la sua nuova maglia, un tipo di attesa che oggi non esiste più. Oggi tutto viaggia a un ritmo più veloce: il calcio e anche la nostra vita». Il colpo per eccellenza Qual è stato il colpo di mercato per eccellenza per Marani? «Non ho dubbi: Maradona al Napoli. Fu un’emozione grande, fortissima. Il migliore giocatore del mondo veniva da noi, perché da noi c’era il migliore campionato del mondo. In quei primi anni 80, ogni straniero era un campione che faceva sognare, da Falcao alla Roma a Schachner al Cesena. E oggi come allora, abbiamo tutti un gran bisogno di sognare».

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