Calcio serie C girone B, Rimini, quando entra Ubaldi la vittoria è dietro l’angolo

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L’arte della resilienza, fare gruppo e decidere le partite negli scampoli che gli sono concessi. Leonardo Ubaldi è stato l’eroe di domenica sera, il match winner del derby con la Vis Pesaro. «Abbiamo conquistato tre punti pesantissimi - ammette l’attaccante - prima di tutto perché hanno chiuso definitivamente il discorso salvezza, ma anche in ottica play-off».

Leo scacciapensieri

Spesso i numeri hanno un vantaggio, ovvero quello di spiegare la realtà riducendo la complessità: Leo Ubaldi ha giocato appena 583’ in campionato segnando 6 gol in 27 presenze, dunque uno ogni 97 minuti (Morra è a quota 128’ e ha giocato più del quadruplo). Ripercorrendo lo storico, tolto il clamoroso gol regolarissimo annullato sempre nel finale contro il Pineto, Ubaldi è lo specialista dell’ammazza-caffè. All’88’ infatti ha siglato il 2-2 contro il Perugia, tra l’altro in un derby personale per lui. Pesantissimo l’1-0 fuori casa contro il Sestri Levante intorno al 90’, ininfluente per il risultato ma sempre nel recupero la rete realizzata al Gubbio (risultato finale 2-1 per gli umbri). Unica eccezione alla statistica, il 2-1 siglato in casa contro la Torres al 30’ in una delle sue quattro gare da titolare, poi all’85’ il 5-1 al Pescara, infine la storia recentissima che tutti conoscono contro la Vis Pesaro al 93’.

«E’ una statistica nuova rispetto agli altri anni, anche perché quando parti titolare teoricamente giochi almeno 45’ e hai più tempo per entrare in partita e quindi aumentano le possibilità di segnare. Ogni volta che siedo in panchina non è bello ma cerco di immaginarmi un gol da subentrato e di decidere la partita».

Facendo la selezione dei più belli e importanti però il cerchio si restringe tra quello realizzato ad Alessandria contro il Sestri al 90’ su assist di Capanni con un destro dal limite dell’area che si è insaccato dopo aver accarezzato il palo e quello di domenica quando Semeraro da sinistra ha pennellato un cross meraviglioso per la testa dell’ariete biancorosso bravissimo nella circostanza. «Se devo scegliere il mio preferito dico quello contro la Vis Pesaro, a parte per l’importanza è stata una grande emozione, poi ho corso tutto il campo per andare ad esultare sotto la curva Est che era nella parte opposta. Poi il gol di testa non è proprio la mia specialità, in serie C mi pare sia il terzo ma grande palla di Semeraro, poi io ho cercato l’angolino».

Non è mancato neanche il cuore con le mani a indicare la fidanzata in tribuna però la dedica a bocce ferme è un’altra. «A me stesso perché so quanto l’ho voluto e mi alleno ogni settimana con grande perseveranza. Ovviamente però è anche per la squadra».

In campo è stato difficile trovare spazi: «Sapevamo che con l’arrivo di Stellone i vissini si sarebbero messi in undici sotto la linea della palla. Noi dovevamo essere bravi a muovere la sfera a destra e a sinistra oppure cercare di rubare qualche pallone nella trequarti, come in occasione del gol con il contrasto di Delcarro viziato da un mezzo fallo. I marchigiani sono stati bravi a livello difensivo ma i derby sono così, basta una zampata».

La forza del gruppo

Ubaldi anche quando non gioca vive sempre le partite in maniera accesa: «Sono il primo ad incitare i compagni e magari a litigare con l’arbitro, è un modo per stare sempre dentro la gara ed essere già pronto quando l’allenatore mi chiama. Siamo un gruppo fantastico, per fortuna non ci siamo mai disuniti».

Impossibile non effettuare un confronto con Morra, il capocannoniere biancorosso. «Quando becchi un giocatore con lo stesso ruolo capace di un’annata simile è importante non mollare e stare sul pezzo. Sia con lui che con Cernigoi ho un bellissimo rapporto, con Jacopo stiamo sempre assieme e spero possa sbloccarsi presto».

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